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La Villa delle Delizie dei Borghese è tutt’altro che un piccolo giardino di famiglia. Con i suoi 80 ettari di parco, Scipione Borghese protettore di Bernini, poteva essere fiero delle ricchezze e della fama della sua aristocratica famiglia. Lì dove sorgevano i giardini di Lucullo, soldato al servizio di Silla, amante della letteratura, nel 1606 Scipione decise di costruire la sua villa e affida il progetto a Flaminio Ponzio, che costruì anche l’attuale Galleria Borghese. Diversi i restauri anche nei secoli successivi che l’hanno arricchita di architetture pittoresche, fontane, tempietti, monumenti e orologi, tipici del giardino all’inglese. Qualche proposta per una visita a Villa Borghese:

Da non perdere è la Galleria Borghese (Casino nobile), la seicentesca villa costruita da Vasanzio, dove sono conservati capolavori dell’arte scultorea e pittorica di Antonello da Messina, Giovanni Bellini, Raffaello, Tiziano, Correggio, Caravaggio e di Gian Lorenzo Bernini e Canova. Di proprietà del Cardinale Borghese appassionato d’arte, la villa era anche un’azienda agricola e custodiva esemplari rari di piante e uccelli.

La Grotta dei Vini come tramandano dipinti e disegni è una struttura circolare ad archi, realizzata da Flaminio Ponzio come luogo di feste, cene e come cantina, collegata direttamente al Casino Nobile. Un tempo al centro era disposto un tavolo con acqua per mantenere fresche le bevande e oggi rimane il fascino di stucchi e affreschi.

L’Uccelliera faceva da facciata al secondo giardino segreto, cinto da mura, ai lati del Casino Nobile. Sulla facciata affreschi con motivi ispirati alla fauna, simboli classici e con sculture e stucchi. Qui erano presenti specie rarissime di uccelli.

Il giardino del lago con il tempio di Esculapio è un laghetto artificiale dove sorge un piccolo tempio in stile ionico dedicato al dio della medicina, che secondo la leggenda della mitologia greca si innamora di Coronide mentre faceva il bagno in un lago. Potete rilassarvi facendo un giro in barca per avvicinarvi al cancello del tempio.

Nella Fortezzuola del’700 (Museo Pietro Canonica) venivano allevati pavoni anatre e struzzi catturati dai Borghese durante le loro battute di caccia e deve il nome allo stile medievale con le tipiche merlature di un castello. Nel 1926 fu affidata allo scultore Pietro Canonica dove visse e lavorò e successivamente trasformata in una casa-museo, fedele negli arredi e nell’atmosfera.

Il Silvano Toti Globe Theatre è la ricostruzione fedele del teatro elisabettiano dove Shakespeare ha ambientato le commedie e le tragedie più famose. Dall’idea di Gigi Proietti il teatro è stato finanziato nel 2003 dalla Fondazione Silvano Toti. I palchi in legno e la struttura circolare vi faranno rivivere le emozioni del teatro cinquecentesco.

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ultimo aggiornamento: 27-07-2016