Anche nei ristoranti di lusso indiani si potrà assaporare il vino italiano. E proprio l’India potrebbe rivelarsi la nuova frontiera del vino italiano, rappresentando una delle aree con il più alto tasso di crescita dell’intera Asia.
L’Istituto Grandi Marchi, fiore all’occhiello dell’intero sistema vitivinicolo italiano, ha organizzato due eventi a Bombay, lo scorso 17 gennaio ed a Nuova Delhi il 19 gennaio.
Durante le rassegne si sono svolti incontri con la stampa, meeting con gli operatori e workshop. Pare che gli indiani trovino interessante, ad esempio, l’abbinamento tra alcuni rossi come l’Aglianico ed il pesce cucinato secondo la tradizione indiana: speziato e cotto alla griglia. Gradito anche l’accoppiamento tra le verdure e i bianchi d’Irpinia, fruttati e ricchi di mineralità.
Al momento il mercato premia i rossi rispetto ai bianchi, con una quota di mercato del 60 per cento circa a favore dei primi.
Fanno parte dell’Istituto, tra gli altri, Mastroberardino, Gaja, Antinori, Biondi Santi, Chiarlo, Tasca D’Almerita, Donnafugata, Jermann, Pio Cesare. Le prossime tappe dell’Istituto Grandi Marchi saranno Usa, Russia e ancora Asia. Mastroberardino parteciperà a tutti gli eventi.
Via | Denaro.it
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