Andiamo ad informarci meglio su cosa sia la vulvodinia, un disturbo che colpisce sempre più donne. Quali sono i suoi sintomi e come bisogna comportarsi?
Care amiche di Pinkblog, vogliamo parlarvi oggi di una problematica che colpisce un’altissima percentuale di donne, la vulvodinia. Probabilmente ne avrete sentito parlare ma ora vi diamo tutte le indicazioni per comprendere realmente di cosa si tratta.
Vulvodinia: cosa è e sintomi
La vulvodinia è un disturbo descritto come bruciore e/o dolore persistente all’ingresso della vagina e nella zona che la circonda, la vulva, senza che sia presente alcun segno o lesione visibile che lo giustifichi.
Sebbene questa problematica possa colpire donne di tutte le età, dall’adolescenza alla menopausa, si verifica soprattutto in età fertile. Alle volte può divenire un disturbo permanente con cui occorre imparare a convivere.
Ma quali sono i sintomi della vulvodinia? Tale disturbo provoca bruciore, irritazione, secchezza, sensazione di abrasione a livello vulvare, tensione, sensazione come di spilli e percezione di avere tagli sulla mucosa e gonfiore.
Le principali cause di questa problematica sono da ricercarsi in infezioni batteriche o micotiche vaginali e vescicali, lesioni al nervo pudendo, alterazioni genetiche ma anche traumi derivanti da rapporti sessuali o visite ginecologiche.
Questo disturbo può anche essere causato da abitudini quotidiane come l’andare in bicicletta, l’indossare indumenti troppo stretti o, a volte, anche la troppa sedentarietà.
Come comportarsi
La prima precauzione da prendere in presenza di vulvodinia è cercare di evitare i comportamenti in grado di scatenare il dolore. Successivamente, in presenza dei sintomi propri della vulvodinia, è utile rivolgersi al proprio medico o a un ginecologo che saprà valutare la situazione e individuare il migliore trattamento.
Tra le opzioni di cura possono esserci farmaci antidolorifici o creme ad azione anestetica locale
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