Sono oltre 200 le fotografie protagoniste di White Women, Sleepless Nights, Big Nudes, una mostra che porta Helmut Newton a Palazzo delle Esposizioni di Roma da mercoledì 6 marzo dopo le tappe iniziali in America (Museum of Fine Arts di Houston) e Germania (Museum für Fotografie di Berlino).
Scatti originariamente comparsi nei primi volumi del fotografo, dal libro White Women (1976), che vede un Newton cinquantenne alle prese con il suo primo volume monografico che otterrà il prestigioso Kodak Photobook Award, passando per Sleepless Nights (1978), che raccoglie servizi realizzati per riviste di moda e finisce per costruire ritratti che diventano reportage da scene del crimine, fino a Big Nudes (1981), la consacrazione della gigantografia.

White Women, Sleepless Nights, Big Nudes - Helmut Newton - Palazzo delle Esposizioni di Roma


White Women, Sleepless Nights, Big Nudes - Helmut Newton - Palazzo delle Esposizioni di Roma
White Women, Sleepless Nights, Big Nudes - Helmut Newton - Palazzo delle Esposizioni di Roma
White Women, Sleepless Nights, Big Nudes - Helmut Newton - Palazzo delle Esposizioni di Roma

L’idea relativa all’allestimento è venuta proprio dalla vedova dell’artista tedesco di origini australiane, la moglie June Newton. Troppo importante il suo lavoro – non solo di fotografo, ma anche di “iconografo” e cacciatore di stile, per non essere trasmesso alle nuove generazioni nel classico formato della fotografia.
L’erotismo, la provocazione, la riscoperta del nudo, sono solo alcuni degli aspetti della poetica di Newton che hanno contribuito a rivoluzionare l’idea stessa di fotografia di moda, che da mero strumento a supporto dell’attività pubblicitaria, diviene arte a sé stante, indagine lucida sul cangiante ruolo della donna nella contemporaneità, ma anche previsione su ciò che potrà essere.

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ultimo aggiornamento: 28-02-2013