Il dolce paese della bellezza è messo in primo piano nelle tele del pittore milanese Giovanni Cerri, esposte nella cornice della galleria Orenda di Parigi, in piena rive gauche. A due passi dagli effluvi della Senna si rincorrono suggestioni del famoso Grand tour, raccolte tra le grandi città della penisola e rese sulla tela a mo’ di icone sempre nuove. Ed ecco che il Vesuvio si staglia sul golfo di Napoli con colori luciferini, Pompei appare in un paesaggio che riassume tutte le sue caratteristiche senza pero’ esser dotato dell’attributo dell’esistenza e le grandi città del centro e del nord si trasfigurano in monumenti di guglie e di ponti.
In esposizione si susseguono paesaggi italiani che hanno ben poco della cartolina, i contorni sempre sfumati, le sagome leggermente trasfigurate, e il percorso solidamente ancorato nell’alone dei ricordi più belli. Uno strazio gentile insomma, per cuori italiani espatriati e ancora incantati da tale fascino tutto nostrano.
Per quest’esposizione ho lavorato sul concetto dell’Italia antica, archeologica, classica. Ho voluto cosi’ citare nei miei lavori sia i siti famosi (dal Colosseo a Roma al Duomo di Milano, da Ponte Vecchio di Firenze alla Torre di Pisa) che le tracce di un passato «più anonimo»: visi che evocano affreschi, sculture che ricordano le vestigia di Pompei. Si tratta di un omaggio all’Italia artistica e storica, conosciuta nel mondo intero grazie ai numerosi voyageurs che vengono da sempre nel nostro paese per ammirarne la bellezza. Perché è qui che la bellezza ha trovato, e in diverse epoche, uno scrigno pronto a riceverla appieno.
Immagini di Sara Rania da flickr.com
Via | orenda-art.com