Frank Tjepkema ha progettato per lo studio olandese Tjep una singolare casa autosufficiente, liberamente ispirata, nella forma, a una vecchia credenza e munita di un “albero” fotovoltaico sul tetto.
Isolée è un innovativo progetto architettonico che offre un rifugio ecologico alla realtà caotica. Una piccola dimora che unisce sapientemente una tecnologia intelligente a un sofisticato design attento ai dettagli e offre un habitat a impatto ambientale pari a zero.
Isolée innovativa casa ecologica a impatto zero
“La maggior parte dei progetti di rifugi si ispirano al ‘back to basic’,” spiega il designer Frank Tjepkema, “ma con questa casa cerco davvero di far abbracciare la tecnologia intelligente a una progettazione integrata per trarre a pieno i vantaggi di autosufficienza in una zona remota.”
L’intera abitazione funziona grazie all’energia solare catturata dai singolari pannelli fotovoltaici a forma di albero che spuntano dal tetto e che si muovono seguendo il tragitto del sole. Il sistema di riscaldamento – possibile anche tramite l’energia solare raccolta – è integrato nella struttura, e riscalda l’interno utilizzando il calore che viene emesso da una stufa a legna situata in una cavità su un lato della casa, accessibile sia da fuori che da dentro. Tutte i LED del sistema di illuminazione funzionano con batterie ricaricabili.
Le persiane delle facciate si aprono e si chiudono tramite cerniere elettriche (sempre a energia solare) e sono collegata a un computer centrale che, in caso di perturbazioni o cambiamenti climatici, le chiude autonomamente.
La casa non ha fondamenta ma si ancora al terreno tramite quattro punti, molto somiglianti a piedini, proprio come fosse un armadio.
VIA Dezeen