La celebre mostra del Met Costume Institute Gala di quest’anno è dedicata al punk, ma una grande opera d’arte che ritrae Vivienne Westwood è stata bloccata dal veto di Anna Wintour.
Il famosissimo e atteso Met Ball 2013 prevedeva sembra una scultura senza veli di Vivienne Westwood a cui Anna Wintour, co-presidente della manifestazione, avrebbe posto il suo veto per il Costume Institute Gala di quest’anno.
Il Metropolitan Museum of Art Costume Institute avrebbe selezionato infatti il punk per la mostra del 2013, ma secondo quanto riporta il DailyMail, la scultura – che sembra dovesse rappresentare la stilista 72enne senza veli – ed essere uno dei punti di forza dell’esposizione “Punk: Chaos To Couture“, che si apre con la famosissima serata di gala il 6 maggio è stata tolta dall’esposizione.
L’opera d’arte doveva essere interattiva, con gli ospiti che potevano scegliere le immagini da proiettare sulla scultura, ma la Wintour ha posto il veto definendola sembra una “distrazione inutile”, annullando così la sua installazione.
La cantante Beyoncé sarà presidente onorario del Met Ball 2013, unendosi così al co-presidente Anna Wintour, l’attrice Rooney Mara, Riccardo Tisci di Givenchy e Lauren Santo Domingo.
La mostra metterà in scena l’impatto del punk nell’alta moda, dalla nascita del movimento nel 1970 fino alla sua influenza nei giorni nostri e sarà caratterizzata da circa 100 pezzi di fashion design sia maschili che femminili, dagli abiti punk originali della metà degli anni 1970 che si contrappongono con la recente haute couture e prêt-à-porter che hanno preso in prestito simboli visivi del punk, come spille da balia, lame di rasoio e borchie.
Concentrandosi sul rapporto tra il concetto di punk ‘fai-da-te’ e il concetto di couture ‘fatto su misura’, la mostra sarà organizzata intorno ai materiali e le tecniche, e sarà presentato come un percorso multimediale ed un’esperienza multisensoriale, con i vestiti che saranno animati con i video musicali d’epoca e tecniche audio di soundscaping.
Organizzata per temi, ognuno delle sette gallerie avranno delle icone punk a ispirazione della moda, con la prima galleria dedicata al CBGB di New York City, rappresentata da Blondie, Richard Hell, The Ramones e Patti Smith; mentre un’altra galleria è ispirata a Malcolm McClaren e a Vivienne Westwood e la boutique Seditionaries al 430 King’s Road a Londra. Il punk “fai da te” sarà esplorato nelle quattro gallerie finali e si concentrerà sull’uso di couture di borchie, chiodi, catene, cerniere, lucchetti, spille di sicurezza e lame di rasoio, con Sid Vicious, come icona.
I fashion designer in mostra sono Miguel Adrover, Thom Browne, Christopher Bailey (Burberry), Hussein Chalayan, Francisco Costa (Calvin Klein), Christophe Decarnin (Balmain), Ann Demeulemeester, Dior, Domenico Dolce e Stefano Gabbana (Dolce e Gabbana), John Galliano, Nicolas Ghesquière (Balenciaga), Katharine Hamnett, Viktor Horsting e Rolf Snoeren (Viktor & Rolf), Christopher Kane, Rei Kawakubo (Comme des Garçons), Karl Lagerfeld (Chanel), Helmut Lang, Martin Margiela, Malcolm McLaren, Alexander McQueen, Franco Moschino e Rossella Jardini (Moschino), Kate e Laura Mulleavy (Rodarte), Miuccia Prada, Gareth Pugh, Zandra Rhodes, Hedi Slimane (Saint Laurent), Stephen Sprouse, Jun Takahashi (Undercover), Joseph Thimister, Riccardo Tisci ( Givenchy), Gianni Versace, Junya Watanabe, Yohji Yamamoto e Vivienne Westwood.
Ricordiamo ad Anna Wintour che il fotografo di moda Nick Knight, consulente creativo per il Met Ball, aveva usato in modo molto simile una statua della top model Naomi Campbell come installazione di un evento di moda alla Somerset House di Londra nel 2009 e che Vogue UK l’aveva giusto giusto descritta come uno dei punti forti della mostra.
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