Si chiama Rhonda Crosswhite ed è una donna normale, una maestra elementare che, come tutte le mattine, è andata a scuola dai suoi alunni anche il giorno che ad Oklahoma City un tornado ha distrutto la città. Mentre in aria volava di tutto – sassi, tubi, tegole – Rhonda si è sdraiata sui corpicini indifesi dei suoi alunni e li ha protetti, li ha salvati e rassicurati. Alla fine tutto è andato bene per loro, i bambini non si sono fatti niente e per la maestra solo qualche escoriazione leggera.
Purtroppo non è andata così per tutti, nella stessa scuola di Rhonda, la Plaza Tower Elementary, sono morti nove bambini, in totale il tornado ha provocato 24 morti, 237 feriti e danni per oltre un miliardo di dollari. Lo scorso 20 maggio un tornado di potenza inaudita si abbattuto a Moore, una cittadina di 41 mila abitanti 15 miglia a sud di Oklahoma City nel Mid-West americano, una terra che purtroppo è abituata a questi scherzi della natura e che nel giro di pochi anni è già la quarta volta che fa i conti con morte e devastazione.
In una intervista la coraggiosa maestra ha dichiarato:
“Quando tutto è iniziato a venire giù, mi sono messa su di loro. Tutto qui. Uno dei miei ragazzini mi diceva: “Ti amo, ti amo, ti prego non morire con me… Non ho mai pensato che stessi per morire. Per tutto il tempo ho continuato a urlare ai ragazzi: “Smettetela di preoccuparvi, stiamo bene, stiamo bene. Gridavo per tranquillizzarli, cercavo di superare con la mia voce quel frastuono orribile, sperando che mi potessero sentire. Una ragazza singhiozzava e le ho detto: “Va tutto bene, va tutto bene, ti proteggo io”. E poi ho detto qualche preghiera: “Dio, ti prego di prendere cura dei miei figli”. E noi stiamo bene”.
La cosa che fa riflettere è che in una zona come questa, dove il rischio è accertato, la scuola dove insegna Rhonda era priva di un rifugio anti-uragani, presente invece in altre strutture. Rhonda Crosswhite è una donna normalissima, una maestra (sicuramente sottopagata) che non ha esitato a rischiare la sua vita per salvarne delle altre. Una vera eroina da cui tutti dovremmo prendere esempio.
Fonte | Corriere
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