
L’accordo raggiunto dagli esponenti della municipalità locale, dopo anni e anni di dissensi, polemiche e discussioni a proposito della posizione, del design e dei costi, era stato già annunciato a fine maggio, ma è solo in questi ultimi giorni che si delineano i particolari del progetto imponente, destinato ad accogliere 1100 dipinti, 3000 disegni e 18.000 incisioni.
Sarà ubicato nella zona orientale della città di Oslo, nel quartiere di Bjørvika, già sede della The National Opera e probabilmente anche del futuro Munch/Stenersen museum, affidato allo studio di architetti spagnoli Herreros Arquitectos, vincitore del contratto per disegnare l’edificio già nel 2009. Ma i partiti all’opposizione avevano messo i bastioni fra le ruote, preoccupati dai possibili effetti depressivi dello spostamento sulla zona residenziale di Toyen, nella quale risiede l’attuale Munch Museum, fino alla decisione di andare avanti con un nuovo edificio in vetro, che dovrebbe essere ultimato nel 2018.
Una bella notizia che illuminala grande esibizione per celebrare i 150 anni dalla nascita del più famoso artista norvegese e implicherà un considerevole impegno economico per accogliere uno degli più noti protagonisti del panorama culturale del nord Europa, che ha lasciato alla città nella quale spirò nel 1944, gran parte della sua imponente produzione, comprese anche due versioni de L’urlo, un segno di amore per la sua terra e per i suoi concittadini che resterà nella storia e potrà essere nuovamente riproposto nella nuova struttura.
Una vetrina dal ruolo fondamentale, confermato da Hallstein Bjercke, commissario cittadino per la cultura e l’industria:
Oslo è la città che sta crescendo di più in Europa e il nuovo Museo modernista di Munch è una parte di questo sviluppo. (perché il nuovo museo) Munch avrà un ruolo chiave nell’aspetto della futura Oslo.
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Via | bbc.co.uk/news