Milano Fashion Week Settembre 2013: i 30 anni di Moschino, la sfilata evento PE 2014

A Milano Moda Donna sfila la collezione primavera estate 2014 di Moschino che celebra anche i 30 anni della Maison, il Direttore Creativo Rossella Jardini ha omaggiato il ricordo del fondatore Franco Moschino reinterpretando tutti i temi iconici che hanno sempre ispirato la sua visione estetica, attraverso un’esclusiva mise en scène che gioca sulla doppia anima della donna contemporanea, buona e cattiva. Tutte le foto del backstage e della sfilata evento sono su Style & Fashion 2.0

Aprono lo show le 4 modelle preferite dallo stilista: Pat Cleveland con un abito bustier con mucca tricolore dell’autunno – inverno 85/86, Violeta Sanchez con il cappotto orsetti dell’autunno-inverno 88/89, Amalia con l’abito bandiera della primavera- estate 90 e Giselle Zelany con l’abito spazzatura, della primavera-estate 94, che indossano altrettanti capi simbolo dell’archivio della Maison, lasciando poi la scena alla collezione primavera – estate 2014 con una serie di caratteri femminili che descrivono la stessa donna nelle sue versioni “bad” & “good”.

La suora, la cameriera, la playmate, la biker, e tante altre diverse personalità, svelano un dualismo creativo che alterna lo stile street-glam allo spirito bon-chic-bon-genre, attraverso una collezione elegantemente facile, trasversale e al tempo stesso iper-raffinata, che parla a tutte le donne.

Tra la memoria di Franco Moschino e lo sguardo rivolto al presente e al futuro della Maison, Rossella Jardini propone capi must-have come il chiodo a forma di cuore o punteggiato da borchie lucenti, la giacchina in bouclé iridescente con macro-zip metalliche e bracciali-catena applicati sui polsini, i ricami di perle sugli abiti leggeri e trasparenti, ingentilendo i look più delicati con motivi di rose colorate stampate o ricamate sui tessuti.

Il bianco, il nero, il rosso. I cuori, le perle e le catene. Le scritte in rilievo con le lettere del logo in metallo lucido e dorato, sui capi e sugli accessori. Un ritmo che accosta le diverse proporzioni e i dettagli distintivi, tra silhouette “cropped” e lunghezze dal taglio a corolla, tra motivi di righe e grafiche Vichy, tra culottes vezzose e sofisticati abiti in organza, interamente ricamati a mano e profilati di ruches e balze volumetriche.

E per il gran finale, scandito dalla voce live di Gloria Gaynor che canta I AM WHAT I AM, tornano nuovamente in scena le modelle storiche, per introdurre una serie di altri 10 look d’archivio: Amalia con un abito rosso a pois neri della primavera-estate 84; Violeta con bustier a giacca rivoltata della PE 88; Amalia con abito Holy Chich dell’autunno-inverno 93/94; Gisele con l’abito Gazzetta Dello Sport della PE 93; Alek Wek con abito “punto di domanda” della PE 98; Alana con t-shirt “De Gvstibvs Non Est Dispvtandvm” e gonna a cuori della PE 94; Erin O’Connor con giacca posate e gonna Kaos della PE 94; Jodie Kidd con abito gorilla dell’autunno-inverno 94/95; Diana D. con giacca con catene e t-shirt “NIENTE” dell’autunno-inverno 88/89; Natasha con abito sacchetto, dell’autunno-inverno 87/88.

Nel frattempo sullo sfondo si modula un tableau vivant e sulla passerella sfilano tutte le donne con indosso gli intramontabili costumi bianchi con la scritta-motto La classe non è acqua.

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