
Style & Fashion 2.0 ha intrapreso un viaggio nella storia della Manifattura orologiera e ha visitato a Bienne il Museo Omega, sempre a Bienne abbiamo seguito una lezione di watchmaker, da lì il nostro viaggio ci ha portato a Grenchen, dove Omega ha inaugurato una nuova catena di assemblaggio destinata alla produzione dei calibri cronografici Co-Axial 9300 e 9301. Tutte le foto sono su Style & Fashion 2.0
Omega nasce nel lontano 1848 e da allora continua a scrivere la storia dell’orologeria. Nel Museo Omega di Bienne, i visitatori possono scoprire tesori rimasti accantonati per decenni e gli oggetti scelti per l’esposizione svelano la storia completa di uno dei marchi orologieri più ammirati al mondo.
Il Museo è il più antico museo dedicato alla storia di un solo marchio. Situato proprio di fronte alla sede centrale di Omega a Bienne, ospita oggetti che hanno fatto la storia del brand, come il banco da orologiaio utilizzato da Louis Brandt agli esordi della sua carriera, oltre 160 anni fa.
Dopo essersi trasferita a Bienne nel 1880, Louis Brandt & Fils diventa la prima azienda di orologi della Svizzera, con 600 dipendenti e 100.000 pezzi prodotti ogni anno e nel 1894 Louis Brandt & Fils mette a punto “Omega”, l’innovativo calibro 19 linee dal quale l’azienda prenderà in seguito il proprio nome.
Louis Brandt era specializzato infatti nella creazione di movimenti meccanici e la prima sala del percorso è stata concepita intorno al cuore dell’orologio. Nella teca centrale sono esposti circa 150 movimenti creati in differenti momenti della storia del brand.
Nel 1917 e 1918 Omega diventa fornitore ufficiale del Royal Flying Corps britannico e dell’esercito americano durante la Prima guerra mondiale, mentre nel 1939 con il suo celebre calibro da polso 30-mm, diventa la fornitrice ufficiale della British Royal Air Force durante la Seconda Guerra Mondiale.
L’azienda, che si è affermata come una delle prime manifatture industriali di orologi da polso della Svizzera, è stata cronometrista ufficiale dei più importanti campionati sportivi internazionali di atletica, nuoto, vela e, dal 1932, dei Giochi Olimpici con il lancio di Marine, il primo orologio subacqueo di Omega con doppia cassa.
Il Museo ha un’esposizione ricca e selezionata di cronografi olimpici, fotofinish, pistole di partenza, sistemi di cronometraggio completamente integrati e blocchi di partenza per le gare di nuoto e atletica, che rappresentano quasi gli otto anni di cronometraggio sportivo all’avanguardia.
E’ del 1948 il lancio del primo Omega Seamaster, conosciuto in tutto il mondo per la sua affidabilità e robustezza. Siamo nel 1952 quando Omega presenta il primo cronometro Constellation, diventato presto la punta di diamante del marchio e nel 1955 realizza il primo orologio a carica automatica per donna, l’iconico Ladymatic.
È impossibile ripercorrere la storia di Omega senza pensare al suo legame con i viaggi dell’uomo nello spazio. Lo Speedmaster, che si qualificò per ogni missione spaziale della NASA nel 1965, fa tuttora parte del tradizionale equipaggiamento degli astronauti ed ha preso parte a tutte e sei le spedizioni sulla Luna. Il Museo possiede gli orologi indossati sulla Luna ed è possibile ammirare anche l’equipaggiamento impiegato durante i voli spaziali, oltre che parte di una scrivania utilizzata dalla Stazione di Controllo di Houston.
Non manca nemmeno il Lunar Rover, il piccolo veicolo che consentì agli astronauti di spostarsi dai loro moduli di atterraggio più di quanto avessero potuto fare a piedi. Nel 2010 poi è stato celebrato il 35° anniversario del Programma Test Apollo Soyuz nel corso del quale la stretta di mano tra gli astronauti americani e sovietici – tutti con al polso l’Omega Speedmaster – ha sancito una nuova epoca di cooperazione nello spazio.
Non mancano infatti orologi che sono stati indossati da personaggi molto famosi tra i quali si annoverano il presidente John F. Kennedy, l’imperatore etiope Haile Selassie, Saudi King Ibn Saud e l’avventuriero agente britannico Lawrence d’Arabia.
E’ possibile ammirare anche un’esposizione di orologi Omega indossati durante le riprese di celebri film come Sette anni in Tibet, La guerra dei Mondi, Apollo 13 e ogni capitolo della saga di James Bond, a partire da Golden Eye nel 1995.
Nel museo si può ammirare un’esposizione della tecnologia Co-Axial di Omega, dotata di uno scappamento che riduce praticamente a zero la frizione interna, migliorando l’affidabilità e la resistenza degli orologi. Nella sala sono inoltre esposte le punte di diamante delle quattro principali linee di orologi Omega: il Constellation, il De Ville, il Seamaster e lo Speedmaster.
Da Bienne ci siamo spostati nella storica città orologiera di Grenchen, situata tra Bienne e Solothurn, dove Omega ha inaugurato una nuova catena di assemblaggio destinata alla produzione dei calibri cronografici Co-Axial 9300 e 9301, che abbiamo avuto la grande possibilità di visitare.
I movimenti sono stati progettati intorno all’esclusivo scappamento Co-Axial del marchio che, dopo essere stato lanciato nel 1999, ha rivoluzionato per sempre il mondo dell’orologeria meccanica. La nuova catena di assemblaggio rappresenta il connubio perfetto tra l’automatizzazione di precisione e l’intelligenza umana ed è degna degli innovativi movimenti meccanici qui prodotti da OMEGA.
I quadranti degli orologi hanno contribuito in gran parte a determinarne il successo. La presenza di due contatori ha modificato l’aspetto tradizionale che caratterizzava lo Speedmaster e altri cronografi Omega, tutti dotati di tre contatori. Un indicatore dei piccoli secondi è sempre presente nel sotto-quadrante a ore 9; i contatori 12 ore e 60 minuti sono invece collocati in un unico sotto-quadrante a ore 3. La lettura del tempo cronografico trascorso diviene di conseguenza intuitiva.
I due pulsanti del cronografo funzionano in totale indipendenza, evitando così che una manipolazione involontaria possa danneggiare il meccanismo del cronografo. I pulsanti possiedono inoltre un’estrema resistenza agli urti. I calibri Co-Axial 9300 e 9301 sono i primi cronografi nella famiglia di movimenti brevettati che Omega ha introdotto nel 2007.
Lo scappamento Co-Axial di questi calibri Omega è realizzato con una ruota di scappamento completamente rinnovata grazie alle tecnologie Liga che consentono di produrre ruote anti-magnetiche di nichel fosforo con un’inerzia più bassa e una maggiore energia di trasmissione.
Il bilanciere anti-magnetico Decaflor, con il suo aspetto unico e quattro micro viti regolabili, è garantito da una serie di tecnologie brevettate. Lo scappamento Co-Axial viene utilizzato in abbinamento a un bilanciere a spirale libera e il suo funzionamento differisce considerevolmente da quello di un tradizionale scappamento ad ancora con racchetta. La frequenza dell’orologio può essere regolata modificando il momento di inerzia del bilanciere mediante quattro micro viti regolabili in oro inserite nel bilanciere stesso. Questa struttura elimina gli inconvenienti dovuti al contatto tra la spirale e i perni della racchetta, garantendo a lungo il mantenimento della stabilità di frequenza offerta dallo scappamento Co-Axial. Il minor attrito che ne consegue rende quasi superflua la lubrificazione; gli interventi di revisione dei calibri Co-Axial sono poco frequenti e gli orologi con i calibri Co-Axial 9300 e 9301, dotati anche di spirale in silicio, godono di una garanzia di ben quattro anni.
La ruota a colonne monoblocco è magnificamente esibita attraverso le tre finestrelle del ponte sul movimento e può essere osservata mentre coordina le funzioni del cronografo dal fondello in vetro zaffiro. Una catena di assemblaggio degna dei calibri Co-Axial 9300 e 9301 La catena di assemblaggio di Grenchen occupa uno spazio pari a 1000 metri quadrati.
Per visitare la catena di assemblaggio bisogna indossare camici da laboratorio, retine per capelli e apposite coperture per le calzature prima di accedere all’ingresso, tutto ciò è necessario per evitare che le polveri e agenti esterni entrino nella catena e possano rovinare la produzione dei calibri. Il livello di igiene nell’area preposta all’assemblaggio è garantito, infatti, anche da un sistema per il filtraggio dell’aria dalle elevate prestazioni.
Il livello di precisione necessario per trasformare tutti i 336 componenti in un prodotto finito è impressionante e la catena di assemblaggio è tecnologicamente molto avanzata, ma non può prescindere dall’intervento umano.
Infatti la maggior parte delle operazioni di assemblaggio è realizzata manualmente e i membri dell’equipe sono incaricati di verificare la qualità di ogni singolo movimento. La regolazione del bilanciere a spirale libera è un perfetto esempio di interazione uomo-macchina. L’operazione è eseguita manualmente ed è proprio il tocco umano, con la sua unicità, a rendere le minuscole regolazioni incredibilmente efficienti e precise.
I membri dell’equipe di assemblaggio si avvalgono di strumenti tecnologicamente avanzati per regolare manualmente le quattro micro viti durante l’assemblaggio. Ogni movimento lascia la catena di assemblaggio con una regolazione preimpostata a ± 3 secondi al giorno, e ogni calibro Co-Axial realizzato sulla catena ottiene una certificazione cronometrica dal COSC.
La catena di assemblaggio si caratterizza per la tecnologia all’avanguardia sviluppata internamente da ETA, azienda partner dello Swatch Group. Le assi elettriche lineari della catena di assemblaggio consentono un livello di flessibilità particolarmente elevato e l’alto grado di automazione garantisce un livello di monitoraggio e acquisizione dati per ogni fase senza precedenti e la possibilità di tracciare ogni movimento.
Inoltre il numero cronometrico fornito dal COSC per ogni movimento è impresso sul ponte del bilanciere. Il numero è collegato ad un chip RFID che consente al personale del servizio assistenza di accedere a tutta la storia di produzione e assemblaggio dei movimenti che tornano ad Omega attraverso la garanzia e il servizio post-vendita.
Visitando la catena di assemblaggio di Grenchen si rimane colpiti dall’efficienza delle operazioni automatizzate, dall’altissima tecnologia e dal talento degli uomini e delle donne di talento che rivestono un ruolo di primaria importanza nella produzione dei calibri cronografici Co-Axial di Omega.
Provare a smontare e ricostruire un calibro, come abbiamo fatto nella nostra lezione di watchmaker, vedere gli uomini e le donne che lavorano con passione e precisione su ogni singolo calibro, sono questi gli elementi che mostrano il vero cuore e la vera anima degli orologi Omega, che ne svelano non solo l’iconità, ma anche l’eccellenza, la passione, l’alto valore storico e che l’hanno resa di fatto una Manifattura di lusso e d’innovazione.
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