
PARIS, FRANCE - FEBRUARY 27: Models walk the runway during the Lanvin show as part of the Paris Fashion Week Womenswear Fall/Winter 2014-2015 on February 27, 2014 in Paris, France. (Photo by Pascal Le Segretain/Getty Images)
Ieri sera anche la griffe francese Lanvin ha presentato la nuova collezione autunno inverno 2014-2015 sulle passerelle della Paris Fashion Week, quello con Alber Elbaz è uno degli appuntamenti che aspetto con più impazienza, adoro questo buffo stilista che riesce a donare grazia e stile all’universo femminile in un modo davvero originale e personale.
Alber Elbaz definisce la sua collezione autunno inverno 2014- 2015 “Extravagance. Extreme. Experiment” e cioè stravagante, estrema e sperimentale e questi aggettivi li troviamo tutti nei capi che compongono la collezione, c’è la stravaganza delle frange che fanno il verso alla pelliccia, le linee e le onde che sfidano la gravità e che sono una firma di Lanvin e poi gonne ampie ma strette in vita, vestiti fluidi in raso che ricordano il movimento dell’acqua e cappelli da Dark Lady.
La nuova collezione di Lanvin è incentrata su una palette di colori molto scuri, ci si sposa dal nero al grigio, fino ad arrivare al khaki e al beige, tonalità tipicamente invernali ma che risuonano come e meglio dei colori grazie a questi tagli sartoriali e frou frou che Elbaz gli conferisce. Mi piace moltissimo il vestitino destrutturato senza spalline in pelle nera, è tremendamente sexy, così come gli abiti da cocktail con la gonna ruota. Molto interessante la ricerca e la lavorazione dei tessuti con le frange stratificate al punto da sembrare pelliccia e che si confondono con la vera pelliccia utilizzata come decoro in alcuni outfit.
In merito a questa nuova e brillante collezione Alber Elbaz ha dichiarato:
“Avevo voglia di portare l’estremo nel mondo reale tutto è partito da una serie di riflessioni. Perché ci mettiamo qualcosa, perché mangiamo una certa cosa, perché andiamo nello stesso hotel. Sono alcune domande che abbiamo il diritto di chiederci e di cui abbiamo il diritto di avere risposte. La moda spesso oggi realizza abiti. Non si sogna più. Mentre si deve poter usare l’intuition. È il momento di riprendersi l’individualità. E sono partito proprio dai colori che vedo addosso alla gente reale”.