
MUNICH, GERMANY - JUNE 29: Joanna Shields of Facebook speaks during the Digital Life Design women conference (DLDwomen) at Bavarian National Museum on June 29, 2011 in Munich, Germany. The conference features discussions, case studies and lectures and brings together an extraordinary group of international high-profile speakers and more than 500 participants from business, media, technology, society, health, education, politics and science. (Photo by Sascha Baumann/Getty Images)
Arriva direttamente da Bruxelles una notizia che riguarda noi donne e il nostro futuro lavorativo. La Commissione Europea infatti, in occasione dell’8 marzo, ha lanciato una campagna dal titolo Every Girl Digital, finalizzata a incrementare il numero di professioniste in gonnella nel campo del digitale. Questo perché le nuove tecnologie sono un mercato in continua espansione e se è vero che le donne al comando di un’azienda sono più produttive degli uomini, allora si tratta di un vero e proprio investimento per il benessere del continente.
Nel campo delle ICT le donne al momento rappresentano solo il 30% della forza lavoro. E un dato che ha decisamente fatto correre ai ripari è che sempre meno ragazze scelgono lauree nel campo tecnologico. È infatti sceso vertiginosamente il numero di laureate in informatica, che attualmente sono il 3% contro il 10% degli uomini.
Per solleticare il desiderio delle gentlewomen di mettersi a pari con gli standard prefissi dall’Ue, i canali social sono diventati dei veri e propri contenitori culturali dove scambiarsi impressioni e leggere storie di chi è diventata un’autorità nel campo delle ICT. Sulla pagina facebook dedicata alla campagna infatti, si possono leggere le storie di successo di Monique Morrow (nel video di apertura post), Sofia Svanteson e Lindsey-Nefesh Clarke, che hanno scelto si lavorare nel digitale con profitto.
È emblematico che l’Unione Europea abbia voluto lanciare questa iniziativa a pochi giorni da “un appuntamento” di calendario che ci riguarda da vicino: la giornata per la parità retributiva, quest’anno caduta l’ultimo di febbraio. Dal 2011, anno della sua istituzione, l’Ue si è preso l’impegno di monitorare periodicamente il gap degli stipendi fra uomo e donna.
Il responso di questi ultimi tre anni ha sancito che il divario retributivo non si è ridotto molto. Anzi, è rimasto pressoché fissato sul 16% con lievi oscillazioni. Probabilmente Every Girl Digital è nato anche dall’esigenza di tentare la strada della maggiore “informatizzazione” delle donne per ridurre questo divario più in fretta. In fondo se è vero che new media e nuove tecnologie sono il futuro, perché non essere noi signore a mostrare come raggiungere l’eccellenza?
Alla faccia di chi ci dice che non ci affiderebbe neppure il telecomando del televisore. Retrogradi uomini! Tze.
Via | LaStampa