
E’ il terzo episodio di vandalismo ‘internazionale’ al Colosseo dall’inizio dell’anno: martedì 20 maggio un 16enne brasiliano, nella Capitale per una gita scolastica, ha inciso la lettera ‘M’ sul muro della terrazza Valadier. Ora il ragazzo rischia una denuncia per danneggiamento del patrimonio culturale alla Procura presso il Tribunale dei minori.
La Soprintendenza speciale per i beni archeologici di Roma ha rilasciato una nota per spiegare il fatto: l’intervento del personale di vigilanza è stato immediato, e sono stati chiamati i Carabinieri, intervenuti in pochi minuti. I militari hanno identificato lo studente negli uffici della Soprintendenza e lo hanno portato in caserma.
Mariarosaria Barbera, la Soprintendente, ha spiegato:
“È l’ennesimo segnale della necessità di incrementare il personale di vigilanza a partire dai siti di grandi dimensioni e con imponenti flussi turistici”
Praticamente c’è un addetto alla vigilanza ogni 2.500 turisti. Lo ha confermato il direttore del Colosseo, Rossella Rea:
“Siamo consapevoli che, pur tra migliaia di turisti corretti, vi sono soggetti capaci di comportamenti che possono tradursi in rischi sia per il monumento che per la loro stessa incolumità, ma con un addetto alla vigilanza ogni 2.500 turisti, è possibile che qualcosa sfugga al nostro doveroso controllo”
I precedenti
11 gennaio 2014
Protagonisti un padre ed un figlio australiani, di 45 e 12 anni: quest’ultimo mentre il padre faceva da ‘palo’ ha scritto con un sasso le prime due lettere del proprio nome su un muro laterizio risalente a fine ottocento-inizio novecento al piano terra all’interno del Colosseo.
17 marzo 2014
Alcuni ragazzi canadesi in gita hanno staccato un laterizio dal muro e l’hanno nascosto in uno zaino.
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Via | Adnkronos