
Aerial view of the Christ the Redeemer statue atop Corcovado Hill and the Mario Filho (Maracana) stadium in Rio de Janeiro, Brazil, on December 3, 2013. The Maracana stadium will host the Brazil 2014 FIFA World Cup and the 2016 Summer Olympics. AFP PHOTO / YASUYOSHI CHIBA JAPAN OUT (Photo credit should read YASUYOSHI CHIBA/AFP/Getty Images)
In attesa della partita dell’Italia questa sera, dopo l’approfondimento sulla Coppa del Mondo, ve ne proponiamo uno sul simbolo eletto di questo Campionato del Mondo di calcio, ovvero la statua del Cristo Redentore a Rio de Janeiro.
Scultura che, dopo aver perso un dito a gennaio dopo essere stata colpita da un fulmine, è stata protagonista recentemente di due vicende: la prima, la polemica tra la Rai e l’arcidiocesi di Rio de Janeiro. L’emittente, in uno spot, aveva fatto indossare ‘virtualmente’ al Cristo la maglia numero 10 della Nazionale italiana, e l’arcidiocesi ha deciso di fare causa alla tv pubblica, chiedendo un risarcimento danni tra i 5 e i 7 milioni di euro.
La seconda, a Milano: nei giorni scorsi una riproduzione della statua alta circa quattro metri, in vetroresina, era stata posizionata sull’Alzaia Naviglio Grande insieme al maxischermo per vedere le partite. Dopo le proteste dei residenti, l’installazione è stata rimossa.
Ma torniamo all’opera originale: il Cristo Redentore/Cristo Redentor è alto 38 metri e si trova a 700 metri sul livello del mare, sulla cima della montagna del Corcovado. È uno dei monumenti più conosciuti al mondo – inserito nel 2007 tra le sette meraviglie del mondo moderno -, ed è sia un simbolo della città di Rio de Janeiro che di tutto il Brasile.
L’idea di costruire una statua sulla montagna venne al prete cattolico Pedro Maria Boss intorno al 1850, e l’arcidiocesi di Rio de Janeiro la rilanciò nel 1921. Il monumento fu progettato dallo scultore francese Paul Landowski, e fu inaugurato il 12 ottobre 1931 dal presidente Getúlio Vargas.
La statua si può raggiungere grazie ad una linea ferroviaria, e dalla stazione si devono salire 222 gradini. Per permettere ai pellegrini disabili di raggiungere la cima sono stati montati 3 elevatori panoramici e 8 scale mobili.
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