
Il fatto in sè è avvenuto probabilmente una quindicina di giorni fa, ma è stato reso noto soltanto ieri da un’associazione culturale padovana, gli Amissi del Piovego: un fulmine ha colpito a Padova la Cappella degli Scrovegni, che contiene i famosi affreschi di Giotto realizzati tra il 1303 e il 1305.
La chiesa ha riportato danni sulla facciata esterna: il fulmine infatti si è scaricato sul basamento di pietra a forma sferica che sovrasta appunto la facciata e ha danneggiato la croce, che è già stata rimossa. Il professor Giuliano Pisani, ex assessore comunale alla Cultura ed esperto di Giotto, ha così commentato:
“Un fatto gravissimo. E’ un fatto assolutamente scandaloso che di questo crollo si sappia solamente attraverso un’associazione cittadina e non il Comune. Tutto può succedere, ma qui stiamo parlando della Cappella di Giotto, un patrimonio dell’umanità. Come è possibile che l’amministrazione comunale non abbia detto nulla?”
La Cappella è dotata di un impianto parafulmine, ma evidentemente non è stato sufficiente: saranno quindi effettuati ulteriori accertamenti per controllare che non ci siano problemi sul tetto. Si può però escludere che i capolavori custoditi all’interno possano aver subìto conseguenze.
L’assessore all’Edilizia monumentale del Comune di Padova, Fabrizio Boron, ha precisato:
“E’ stato solo un fulmine che non ha fatto alcun danno al monumento. Certo come in tutti i casi di questo tipo si è verificato un cortocircuito alla parte elettrica, quella per intenderci che controlla l’umidità e la temperatura, ma tutto è già stato sistemato. Non mi risulta che ci siano danni anche alla facciata se non di cose che magari avevano già bisogno di una manutenzione ed erano già deteriorate, di certo non si tratta di danni di cui preoccuparsi”
L’edificio era stato sottoposto ad un lungo restauro, terminato nel 2002, ma secondo quanto riferito da Pisani ci sarebbero alcune questioni irrisolte, come la cripta,
“che rimane frequentemente allagata”
e
“gli interventi di consolidamento con cemento fatti negli anni ’60, che hanno ‘irrigidito’ la flessibilità della struttura”
Intanto Boron ha annunciato l’arrivo di
“un fondo di 500 mila euro che il governo ha consegnato alla sovrintendenza, mirato alla manutenzione del capolavoro di Giotto. Ci saranno ora molti interventi di consolidamento da discutere e approfondire in primis quello della cripta allagata. Questi soldi sono una buona occasione per poter studiare una volta per tutte se è possibile trovare una soluzione all’allagamento della cripta”
Via | Ansa
Foto | Rastaman3000 su Wikipedia