La tecnologia al giorno d’oggi, grazie alla nascita di sempre più mezzi hi-tech da usare in mobilità, è davvero alla portata di tutti. Questo ha senza dubbio fatto cambiare il modo di comunicare fra le persone, prediligendo gli sms e gli attualissimi messaggini whatsapp.
Ma se la mancanza di rapporto faccia a faccia da una parte aiuta ed essere più spigliati, dall’altra incoraggia anche ad essere meno attenti “all’etichetta”. Ed ecco la top 5 degli short message che una donna non vorrebbe mai ricevere.
- Ciao cara, non aspettarmi per cena – Mariti, volete mettere una donna in crisi? Scrivetele un messaggio per dire che non tornate a casa dieci minuti prima dell’ora di cena. Se non volete che la dolce metà si chieda cosa avete da fare di così importante e urgente da non poter attendere (elucubrandoci sopra!), degnatevi di usare la voce per tranquillizzarla con le giuste spiegazioni del caso.
- Ciao cara, ti scoccia se rimandiamo? – Anche qui, la tempistica fa tutto. Una donna che ha un appuntamento galante si prepara dal giorno prima per essere perfetta per il suo uomo. Avvisarla alle 19 quando l’ora del rendez vouz erano le 20 è un colpo basso che lei difficilmente manderà giù, specie se la comunicazione avviene per via testuale.
- Scusa, il messaggio non era per te – Che sia da parte di fidanzato, parenti o amici, ricevere il messaggio sbagliato è sempre una cosa antipatica. Specie se il destinatario è una donna, per natura un po’ più emotiva delle controparti maschili.
- Ciao, chi sei? – Altra nota dolente, il numero di telefono non inserito in rubrica, perso o cancellato che dà adito al più classico dei messaggini. A parte il fastidio di vedersi recapitare il “ciao, chi sei?”, per una ragazza sentimentalmente interessata c’è anche la delusione di non essere riconosciuta dall’oggetto del suo desiderio. A maggior ragione se arriva in risposta ad un sms che invece non doveva proprio far nascere dubbi…
- Non sei tu sono io – La classica fucilata. L’uomo meschino usa la tecnologia anche per tagliare i ponti con le persone senza troppo disturbo e soprattutto senza possibilità di replica (provate pure a richiamarlo ma tanto troverete il telefono spento). Allora tanto meglio il “dobbiamo parlare”, che di certo non fa star sereni ma quantomeno presuppone un minimo di dialettica.
Foto | da Flickr di Andrew Stawarz; riaz kanani; L’oeil étranger