“Fornello dell’anima”, la pipa è il distintivo dello stile di Tardia, messo a punto con una progettualità che rende omaggio all’architetto Joe Colombo, è questa l’ispirazione della collezione autunno inverno 2015 2016, presentata a Pitti Uomo 87. Il calumet della pace sostituisce fiore all’occhiello nei capi spalla, in un invito alla riflessione: a ritmi e riti più riflessivi e naturali. Partendo, dal vestire. D’altro canto, Colombo, il genio con la pipa che gettò le basi del design anni ‘70, ispira il metodo di ricerca della sartorialità di Tardia. Nel segno di una ri-forma che porti il domani a misura dell’uomo d’oggi.
Cappotti mono o doppio petto ma sempre con importanti revers. Colli a lancia o sciallati: giri di curve anatomiche, tipici del design di Colombo. Tessuti armaturati ad alto tasso di Principe di Galles: bianchi e neri, come tracciati a china. Caban accorciati in mini cappotti, doppio petto. Lana mohair, mano pelliccia. Piumini double: cachemire da un lato, nylon con schizzi di progetti dall’altro.
Da tutti i capi spalla affiorano i gilet con la schiena di tricot e il davanti nello stesso tessuto della giacca. Panciotti meno impostati. Sino al gilet girocollo in maglia chiuso da una zip come un cardigan. La forma circolare della celeberrima libreria Continental, concepita nel ‘65, suggerisce la mantella a doppio petto con revers a lancia. Pantaloni lanosi di flanelle finestrate.
Strutture tonde e anatomiche mutuate dalla poltrona Tube chair del 1969. Uso della pelliccia riccia, come motivo grafico, colli di capra, ma anche di visone. Revival del castoro, morbida alternativa al velluto. Spalle scese per una postura più sciolta e un approccio alla vita più morbido e meno spigoloso. Martingale severe da uniformi.
Eclettiche mini sciarpe di cachemire imbottite di piumino da allacciare con un bottone sotto i capispalla. Fodere disegnate con la reinterpretazione dei progetti di Colombo: dalla sedia girevole di 007 al bicchiere per fumatori. L’anima-manifesto della progettualità di questa nuova eleganza. In tutti gli occhielli, una piccola pipa di madreperla.
La palette di colori gioca con il blu intenso, bordeaux e cammello. Il bianco-nero e il grigio carta da lucido sottolineano l’impronta grafica del progetto.
Nella collezione Tardia, la pipa non è un incitamento al fumo ma un tributo alla simbologia positiva e internazionale di questo accessorio utilizzato anche da Colombo e squisitamente maschile. Tanto che in Cina, a Shangai, è l’emblema dell’uomo. La pipa rappresenta l’equilibrio perfetto: l’unione tra Cielo e Terra, maschile e femminile, mondo spirituale e mondo fisico. La cavità del cannello è metafora del corpo umano, il fornello, della sua anima e la parte concava all’interno del braciere, il cuore.
Venendo ai giorni nostri, attraverso icone di grande eleganza come Sherlock Holmes o il presidente Pertini, la pipa resta un simbolo di pace, saggezza, capacità di riflessione, equilibrio interiore: “essere” anziché “prevaricare”. Un gusto di assaporare lontano dal chiasso: con la calma di chi apprezza le tradizioni e il dialogo silenzioso con le proprie idee. Il perfetto identikit della filosofia di Tardia.
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