
Kashmiri demonstrators hold up a flag of the Islamic State of Iraq and the Levant (ISIL) during a demonstration against Israeli military operations in Gaza, in downtown Srinagar on July 18, 2014. The death toll in Gaza hit 265 as Israel pressed a ground offensive on the 11th day of an assault aimed at stamping out rocket fire, medics said. AFP PHOTO/Tauseef MUSTAFA (Photo credit should read TAUSEEF MUSTAFA/AFP/Getty Images)
Si allunga tristemente l’elenco degli scempi e dei danni che l’Isis sta apportando al patrimonio archeologico e culturale mondiale. Attacchi, distruzioni e devastazioni ai più bei siti archeologici del Medio Oriente, in virtù di una presunta furia iconoclasta o semplicemente per ignoranza o per barbara propaganda.
Dopo le statue nel Museo di Mosul, dopo Nimrud, antico sito archeologico che sorge nei pressi della stessa Mosul (antica Ninive) e dopo la recente distruzione del sito dell’antica città di Hatra, patrimonio Unesco dal 1985, oggi è la volta di un tempio Sufi, in Libia.
Le immagini, mandate in onda dal Daily Mail, mostrano un gruppo di jihadisti mentre distruggono a colpi di martello e abbattendolo con un bulldozer il tempio. Non è chiaro tuttavia se l’atto vandalico e barbaro sia stato compiuto recentemente oppure appartiene ad immagini di repertorio.
ISIS continues its desecration of the Middle East, this time in Libya http://t.co/NlsMdzYKRu pic.twitter.com/RCPVYpMOPl
— Daily Mail Online (@MailOnline) 10 Marzo 2015
Come riportato dal Daily Mail, le foto sono state pubblicate dal ramo di Tripoli dell’Isis. Non è ancora stato identificato dove si trovi questo tempio, non è la prima volta però che i siti Sufi, in particolare le tombe dei santi, diventano obiettivo di attacchi da parte di fazioni ultraconservatrici libiche. E si teme che la presenza degli jihadisti possa adesso accanirsi contro i siti archeologici greco-romani.