
A picture taken on April 24, 2015 in Rome shows stuccoes decorating the underground pagan Basilica Porta Maggiore. The Pythagorean and Neopythagorean Basilica, revealing various mythological scenes and mystery practices, dates around the first century BC and was discovered by chance in1915 while a railroad line was being built. The 9 meters underground site, originally 7 meters under the ground floor, will soon be open to the public after undergoing long and delicate restoration works which took care of the stability of the structure, water infiltration and biological pollution. AFP PHOTO / FILIPPO MONTEFORTE (Photo credit should read FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images)
Una bellezza architettonica, un unicum che dopo anni di restauro emerge e apre le sue porte al pubblico.
E’ la Basilica Sotterranea di Porta Maggiore, monumento pagano che si trova a pochi metri dalla stazione Termini, a Roma. Un edificio antico conosciuto a tutti ma mai visitato, perchè chiuso al pubblico praticamente da sempre.
Non più. Riapre infatti domenica 26 aprile, dopo una lunga fase di restauri.
Il delicatissimo monumento, risalente al I sec.d.C e di indubbio uso – forse luogo di culto o forse edificio funerario – è un edificio unico e raro per la sua forma e architettura. La Basilica presenta infatti una struttura a tre navate con un grande abside, che anticipa le basiliche cristiane, e i raffinati stucchi che raccontano il suicidio di Saffo.
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Scoperta nel 1917, in seguito ad una frana nella soprastante ferrovia, la Basilica, che secondo alcuni studiosi ospitava un culto neopitagorigo, era stata restaurata più volte nel corso del Novecento, in particolare negli anni Cinquanta, quando a spese delle ferrovie era stata costruita anche una cupola in cemento armato per proteggerne la delicata struttura dalle vibrazioni dei treni e dalle infiltrazioni d’acqua, ma era poi rimasta sempre in condizioni critiche.
Gli ultimi restauri, finanziati con 500 mila euro da Arcus spa, hanno riguardato la statica dell’edificio, le infiltrazioni d’acqua e l’inquinamento biologico. E ora i lavori proseguono con i finanziamenti ordinari della soprintendenza.
Sarà possibile visitare la Basilica attraverso visite guidate, con prenotazione obbligatoria, telefonando allo 0639967700. Le visite saranno comunque contingentate ( per il momento II e IV domenica del mese) proprio per non alterare il delicatissimo equilibrio della struttura.
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