
Max Mara festeggia l’apertura del suo flagship store in Old Bond Street, con una collezione tutta dedicata allo stile e all’anima di Londra. Alla sfilata era presente anche Amy Adams, volto della campagna Max Mara Accessori, Alice Eve, Charlotte Dellal insieme a celebrities, socialites e stampa britannica. Il punto di partenza è “La moda è indistruttibile”, titolo della fotografia simbolo scattata da Cecil Beaton nel 1941. Una modella vestita in modo impeccabile posa sicura tra le macerie di un edificio londinese bombardato. Quando questa città dura e grigia le getta addosso il peggio di sé, la ragazza londinese si mette il suo vestito buono e prosegue a testa alta per la sua strada.
Whitehall, Mayfair e St James; i diari di Beaton testimoniano quella che è stata definita “fotocrazia” della città, la cui beffarda eleganza è andata in scena in club, teatri sfarzosi e salotti scintillanti. Era la Londra dei lampioni, con la loro luce riflessa su marciapiedi sferzati dalla pioggia, ringhiere blu scuro che si stagliano contro terrazze in stucco bianco, lucidi taxi che fanno le fusa come gatti e poliziotti in servizio di ronda. Fascino discreto e lusso raffinato si traducono in impeccabili look gessati, tessuti double face color blu notte, crêpe di lana e georgette di seta a strati per mantelle, pigiami e vestaglie chiuse da cinture di passamaneria Whitechapel, Bow e Clapton; la pioggia londinese fa luccicare anche questi marciapiedi, e anche qui troviamo i locali, con tanta storia quanto i loro equivalenti del West End, i club di pugilato.
Il romanzo di Anne Hawswhan, Boxer Handsome, è una storia di onore, amore, gelosia e faide tribali, ambientata negli oscuri dintorni della città – stile Romeo e Giulietta a Londra. Bobby, il protagonista, ha tatuato sul braccio il motto: “Chi si ferma è perduto” – Max Mara coglie questo spirito battagliero e lo interpreta con shorts e pantaloni ispirati al mondo del pugilato, canottiere sportive, righe regimental, caschi e guanti di visone pronti a salire sul ring.
“Un nido per ogni uccello”: così Benjamin definì una volta Londra. Ogni giorno della settimana i londinesi di tutto il mondo si dedicano alla loro routine con ostinata determinazione. Ma quando esce il sole, ecco che il tran-tran quotidiano s’interrompe. I londinesi affollano gli spazi all’aria aperta, dai Kensington Gardens al Victoria Park, che ogni anno, per pochi splendidi mesi, sono un tripudio di camelie, azalee, peonie e rose. La collezione presenta stampe disegnate per l’occasione e colori che ricordano gli inaspettati fiori immersi nella luce di Londra – proprio come Beaton li avrebbe immortalati.
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Max Mara Resort 2016: la sfilata evento a Londra con Amy Adams, Alice Eve e Charlotte Dellal
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