
A visitor walks past fresco featuring a phoenix that was painted on the outside wall of a taverna in Pompeii, the Roman town that was partially destroyed in the eruption of Mount Vesuvius in AD 79, during the press preview for the 'Life and Death Pompeii and Herculaneum' exhibition at the British Museum in central London on March 26, 2013. Pompeii and Herculaneum were both devestated when the eruption of Vesuvius buried the towns in ash and pumice leaving many victims in situ. Preserved frescoes reveal details about 1st century Roman culture. AFP PHOTO / CARL COURT (Photo credit should read CARL COURT/AFP/Getty Images)
Sono stati recuperati negli Stati Uniti dai carabinieri Tutela Patrimonio Culturale – Tpc – in collaborazione con l’Ice – Istituto nazionale Commercio Estero – tre splendidi affreschi del I secolo a.C. trafugati nel 1957 dai locali della Soprintendenza di Pompei. .
I tre affreschi ritrovati raffigurano una giovane donna con amorino sulla spalla, una figura maschile e una figura femminile con oinochoe. Nel 1957 erano stati rubati dall’ufficio Scavi della Soprintendenza Archeologica di Pompei insieme con altri tre affreschi, successivamente ritrovati e recuperati. Si trattava, in quell’occasione, di con un pavone, ritrovato in Svizzera, di un ritratto di Dioniso che era finito in Gran Bretagna e infine di una Ministra sacrificante recuperata negli Usa.
Purtroppo non è l’unico episodio di opere d’arte razziate dal sito archeologico campano: nel 2003 vennero ritrovati alcuni affreschi in un cantiere abusivo poco distante dall’area archeologica, imballati e pronti per essere trasferiti. Si trattava di un un affresco raffigurante della frutta e un gallo che becca una melagrana e un medaglione dal diametro di 33 centimetri ritraente un erote su fondo bianco.
Episodi che si verificano anche per lo scarso sistema di sorveglianza e sicurezza dei tesori di Pompei.
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