
[blogo-gallery id=”928867″ layout=”photostory” title=”Milano Moda Donna settembre 2015: la Zarina di Gherardini e la collezione primavera estate 2016, le foto” slug=”milano-moda-donna-settembre-2015-la-zarina-di-gherardini-e-la-collezione-primavera-estate-2016-le-foto” id=”928867″ total_images=”17″ photo=”0,1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16″]
Gherardini mette all’asta solidale Charity Stars la luxury edition del suo pezzo-culto, presentata in anteprima alla Milano Fashion Week. Infatti, in occasione della preview della sua collezione primavera estate 2016, il brand ha presentato uno speciale progetto benefico legato alla sua it bag, la Zarina.
La storica maison di pelletteria fiorentina ha riletto all’insegna di un’autentica luxury experience un modello culto che appartiene al suo heritage: una bag –icona riportata alla luce dal progetto Archivio, caratterizzata dalla forma rettangolare con angoli smussati, linee semplici e una particolare e iconica chiusura.
Un modello unico, personalizzata dalla targa interna celebrativa dei 130 anni della maison, realizzata con un mix di pellami nobili e accoppiati in maniera inedita: pannelli di pelo di castorino rasato per il corpo della borsa e una pregiata peculiarità di coccodrillo (Alligatore Mississipiensis) per la pattina e la fodera. La preziosa raffinatezza del pellame esotico incontra il tepore della pelliccia di castoro, enfatizzando il dna polare a cui si ispira l’ultima collezione della maison, Winterland.
Un pezzo unico e raffinato che sarà protagonista dell’asta online Charity Stars, la piattaforma benefica specializzata nel proporre all’asta cimeli ed esperienze con personaggi famosi, sportivi e aziende per sostenere le associazioni non profit. A partire da ottobre sarà possibile partecipare all’asta online sulla pagina www.charitystars.com per aggiudicarsi la luxury bag e contribuire, con classe, alla solidarietà della maison. Un progetto che conferma, inoltre, il carattere iconico dei modelli di Gherardini e la sua indefessa creatività, capace di fondere heritage e contemporaneità in pezzi unici e senza tempo.
Photo Credits: Camilla Di Iorgi