[blogo-gallery id=”929549″ layout=”photostory” title=”Tendenze moda donna primavera estate 2016: la fluidità poetica di Angelos Bratis, le foto” slug=”tendenze-moda-donna-primavera-estate-2016-la-fluidita-poetica-di-angelos-bratis-le-foto” id=”929549″ total_images=”21″ photo=”0,1,2,3,4,5,6,7,8,9,10,11,12,13,14,15,16,17,18,19,20″]
Il linguaggio della danza, insieme ai suoi intrinseci codici ritmici, ispira e plasma la collezione primavera estate 2016 di Angelos Bratis, presentata a Milano Moda Donna. La cifra stilistica del designer si rivela con disinvoltura nei fluidi abiti in seta, nei top e nei deliziosi kaftani proposti per l’estate. La palette cromatica, carica di poesia e passione, è dominata dalle nobili tonalità del porpora e da quelle auree dell’ocra, vivacizzata dal verde acido e consolidata dalla precisione formale del bianco e del blu navy.
Gli abiti a pois in seta dal taglio di sbieco propongono un gioco matematico fatto di logica e disciplina. L’intensa relazione tra musica e danza prende forma in una sequenza di punti che evoca il fluire sincopato di ritmo e movimento. I ricami applicati a mano collegano i punti creando un labirinto di fili di seta e decorazioni a losanga che strutturano i capi.
Lo stilista esalta sapientemente la fluidità del tessuto che sembra sfiorare il corpo in movimento. I panneggi astratti realizzati con un unico pezzo di stoffa sembrano non avere inizio né fine e creano forme che si oppongono alla logica strutturale: il taglio di sbieco è come un ballerino che abbandonata la disciplina formale predilige il ritmo libero e improvvisato. L’Alcantara dà spessore alla collezione integrandosi al linguaggio stilistico del drappeggio di Bratis.
Cerchi in techno suede scendono con sensualità sui fianchi mentre gonne dégradé dal taglio laser fluiscono e cingono saldamente la vita. Tra pilastri di trittici a specchio disposti a caso che evocano la foresta urbana di moderni grattacieli, l’arpa di Vanja Contu celebra il mito di Arianna intessendo un labirinto musicale con un filo rosso che conduce ai monti della Grecia, terra d’origine dello stilista e luogo in cui la collezione ha preso forma.