
[blogo-gallery id=”997460″ layout=”photostory”]
Custode per un ventennio del brand Moschino, come Direttore Artistico della Maison Rossella Jardini, torna dopo due anni nel mondo della moda con una collezione Autunno Inverno 2016/17 presentata a Milano Moda Donna, questo febbraio.
Ora si rimette in gioco in prima persona, mettendo, nel senso letterale, la faccia sull’etichetta, non più quindi eminenza grigia che detta regole di eleganza da dietro le quinte, ma donna che parla alle altre donne con un linguaggio diretto di cui ha sicura padronanza e del quale l’animo femminile possiede, in modo innato e inconsapevole, gli strumenti per decifrarne i codici.
Quando l’eleganza e lo stile sono, come nel suo caso, un tratto inconfondibile della persona, l’idea di trasmetterne i canoni agli altri, facendone esercizio quotidiano di sperimentazione, ricerca e condivisione, diventa un fatto naturale, un desiderio da appagare con l’urgenza che ben conosce il pittore quando è tenuto lontano dai suoi pennelli e il musicista dal suo strumento.
Rossella Jardini è tornata alla Moda con questo tipo di urgenza. E con questa collezione custodisce inalterati i canoni di quell’eleganza classica che da sempre caratterizza il suo mondo e mantiene le promesse di uno stile votato all’innovazione, per interpretare un’idea di donna che sappia essere
protagonista attiva del suo tempo e della società in cui vive. Quella proposta è una donna dal senso estetico accentuato e riconoscibile, capace di esprimerlo con un linguaggio visivo forte e influente, eppure garbato e discreto, aperto alle novità e alle variazioni, ma declinato con la cultura e il
gusto classico della tradizione.
I capi sono pensati non per seguire le tendenze, ma sono progettati per essere comunque sempre indossati con piacere, e far sentire chi li indossa a proprio agio e di buonumore, in un mix di comfort, gusto
ed eleganza che gli quindi conferisca una concreta vestibilità e non li renda oggetti di capricciosa e ordinaria ostentazione. Il bianco, che la stilista predilige anche d’inverno, occupa, insieme al suo
opposto, il nero, gran parte della collezione.
Le rouches mantengono il loro tradizionale ruolo di filo conduttore impreziosendo sia capispalla dai codici maschili d’ispirazione militare che abiti fluidi e leggeri dove le stesse trovano la loro vera collocazione. Maschile e femminile trovano un equilibrio mescolandosi assieme in uno scanzonato divertissment che conferisce al capo un carattere deciso che rimanda ad occhi chiusi allo stile inconfondibile di Rossella Jardini.
I vichy di lana e i principe di Galles vengono allora assemblati e reinterpretati con tessuti femminili. Rigorosi intarsi di velluto a disegnare motivi “chevron” rendono inaspettati broccati floreali e jacquard tartan. I pijiami da casa diventano inattesi tailleur, reinventati in lana per la versione da
giorno e in jacquard di lurex per le versioni da sera, in una proposta che riesce a recuperare il negligee come forma di abbigliamento.
A completare il look della collezione di Rossella Jardini un piccolo progetto di calzature prodotto in collaborazione con il giovane talento italiano Niccolò Beretta, fondatore del brand Giannico. ed un modello di occhiale prodotto dall’azienda Quattrocento eyewear, ispirato a quello indossato dalla fondatrice del marchio. I bijou che impreziosiscono i look sono un cortese prestito di Iosselliani.
Photo Credits: Camilla Di Iorgi