
Visitors walk past a terracotta and iron sculpture "Senza Titolo, 2005 " by Italian artist Mimmo Paladino during the opening of the " Post Classici " exposition at Rome's ancient Forum, on May 22, 2013. AFP PHOTO / VINCENZO PINTO (Photo credit should read VINCENZO PINTO/AFP/Getty Images)
Antico e moderno a confronto, anzi, uno sopra o all’interno dell’altro, a seconda di come si vede il tutto. Tradizione millenaria e innovazione sono i protagonisti di questa mostra-evento dal titolo “Par tibi, Roma, nihil” (“Nulla come te Roma”), in corso fino al 18 settembre sulle rovine del colle Palatino, a Roma.
Ben 36 le opere e le installazioni allestite tra la Domus Severiana, lo Stadio Palatino, il peristilio inferiore Domus Augustana, all’interno di un’area che riapre al pubblico dopo un lungo tempo.
La mostra, curata dall’ archeologa Raffaella Frascarelli, mette insieme le opere provenienti dalla collezione di Nomas Foundation: lavori in situ, video, sculture, performance, installazioni, ricerche e generazioni diverse (dai giovani Vascellari, Senatore, Arena ai grandi autori internazionali Khader Attia, Michal Rovner, Pascale Marthine Tayou fino ai maestri Kounellis, Chen Zhen, Buren).