
A Syrian man reacts while standing on the rubble of his house while others look for survivors and bodies in the Tariq al-Bab district of the northern city of Aleppo on February 23, 2013. Three surface-to-surface missiles fired by Syrian regime forces in Aleppo's Tariq al-Bab district have left 58 people dead, among them 36 children, the Syrian Observatory for Human Rights said on February 24. AFP PHOTO/PABLO TOSCO (Photo credit should read Pablo Tosco/AFP/Getty Images)
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Sono 55 i siti Patrimonio dell’Umanità che l’Unesco ha iscritto nella lista di quelli a rischio, dopo il recente incontro che si è svolto a Istanbul lo scorso 13 luglio. Tra questi potrebbe esserci a breve anche l’Italia, con Venezia, che potrebbe entrare nell’elenco, perdendo lo status attuale, se entro il 1 febbraio 2017 non dimostrerà di aver elaborato qualche strategia per far fronte alle problematiche la affliggono. Problematiche quali: il turismo incontrollato, il moto ondoso, la fuga dei residenti.
Di questi 55 siti patrimonio Unesco, cinque si trovano in Libia e sono stati considerati “in pericolo”: si tratta dei siti di Cirene, Leptis Magna, Sabratha, Tadrart Acacus e Ghadamès. Numerosi anche i siti in Iraq e nelle zone dove c’è attualmente un conflitto: Siria, Palestina, Gerusalemme.
Questo l’elenco dei siti selezionati dall’ Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura che dal 1946 ha come mission quella di promuovere la pace e la comprensione tra le nazioni con l’istruzione, la scienza, la cultura, la comunicazione e l’informazione per promuovere “il rispetto universale per la giustizia, per lo stato di diritto e per i diritti umani e le libertà fondamentali” quali sono definite e affermate dalla Carta dei Diritti Fondamentali delle Nazioni Unite.
Unesco, i siti in pericolo
- Valle di Bamiyan (Afghanistan)
- Minareto di Jam (Afghanistan)
- Barriera corallina (Belize)
- Città di Potosi (Bolivia)
- Parco nazionale Manovo—Gunda St. Floris (Repubblica Centrafricana)
- Humberstone and Santa Laura (Cile)
- Parco nazionale Comoé (Costa d’Avorio)
- Riserva naturale del Monte Nimba (Costa d’Avorio)
- Parco nazionale del Garamba (Repubblica Democratica del Congo)
- Parco nazionale Kahuzi-Biega (Repubblica Democratica del Congo)
- Riserva naturale Okapi (Repubblica Democratica del Congo)
- Parco nazionale Salonga (Repubblica Democratica del Congo)
- Parco nazionale Virunga (Repubblica Democratica del Congo)
- Abu Mena (Egitto)
- Parco Nazionale Simien (Etiopia)
- Cattedrale di Bagrati e monastero di Gelati (Georgia)
- Riserva naturale del monte Nimba (Guinea)
- Riserva della biosfera del Rio Plàtano (Honduras)
- Foresta tropicale di Sumatra (Indonesia)
- Assur (Qal’at Sherqat) (Iraq)
- Hatra (Iraq)
- Città archeologica di Samarra (Iraq)
- Città e mura vecchie di Gerusalemme (Gerusalemme)
- Cirene (Libia)
- Leptis Magna (Libia)
- Sabratha (Libia)
- Città vecchia di Ghadamès (Libia)
- Sito di arte rupestre di Tadrat Acacus (Libia)
- Foresta pluviale di Atsinanana (Madagascar)
- Cittaà vecchia di Djenné (Mali)
- Timbuktù (Mali)
- Tomba di Askia (Mali)
- Riserve naturali di Air e Ténéré (Niger)
- Chiesa della Natività di Betlemme (Palestina)
- Terra degli ulivi e delle vigne, Sud di Gerusalemme (Palestina)
- Portobelo – San Lorenzo, fortificazioni (Panama)
- Zona archeologica di Chan Chan (Perù)
- Parco nazionale di Niokolo-Koba (Senegal)
- Monumenti medievali in Kosovo (Serbia)
- East Rennell (Isole Salomone)
- Aleppo (Siria)
- Bosra (Siria)
- Damasco (Siria)
- Villaggi del Nord della Siria (Siria)
- Crac des Chevaliers e Qal’at Salah El-din (Siria)
- Palmyra (Siria)
- Tombe dei re Buganda a Kasubi (Uganda)
- Città marittima mercantile, Liverpool (Regno Unito)
- Selous Game Reserve (Tanzania)
- Parco nazionale delle Everglades (Stati Uniti)
- Centro storico di Shakhrisyabz (Uzbekistan)
- Città e porto di Coro (Venezuela)
- Zabid (Yemen)
- Città vecchia di Sana’a (Yemen)
- Città murata di Shibam (Yemen)