
A view of one of the many archaeological pieces from the Babylonian period showing a protective spirit from Nimrud from around 875-860 BC during an exhibition, ?The Splendors of Mesopotamia? (Iraq) at Manarat al-Saadiyat Island, in Abu Dhabi on April 5, 2011. AFP PHOTO/KARIM SAHIB (Photo credit should read KARIM SAHIB/AFP/Getty Images)
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Si intitola “Rinascere dalle distruzioni. Ebla, Nimrud, Palmira”, la mostra che dal 7 ottobre fino all’11 dicembre 2016 esporrà al Colosseo – con il patrocinio dell’UNESCO – la ricostruzione dei monumenti del sito archeologico di Palmira e degli altri siti iracheni, andati quasi totalmente distrutti per mano dell’Isis.
Il lavoro di ricostruzione – che prevede tra le altre opere il Toro di Nimrud, la sala dell’Archivio di Stato di Ebla e il soffitto del Tempio di Bel – è in scala 1:1 ed utilizza 3D, robot, utilizzo di sofisticati materiali che ricordano l’arenaria e il marmo e anche molte rifiniture manuali.
Oltre all’esposizione, anche la proiezione di un documentario che ricostruisce la storia dei tre siti: Palmira, quello più importante, è stato liberato dall’Isis solo lo scorso marzo.