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E15 ha presentato le sue novità in occasione della Milano Design Week 2017: due nuovi tavoli disegnati da Philipp Mainzer, e una collezione di lampade.
Si parte con il tavolo Kazimir che coniuga un mix di forme geometriche e diversi materiali. Il piano del tavolo in rovere massello o noce europeo posa su una base in acciaio verniciato a polvere, permettendo diverse possibilità di utilizzo in spazi sia pubblici che privati. Coniugando l‘interazione tra legno massello e metallo, Trunk II è il progetto principale della presentazione di E15 al Salone del Mobile; il piano del tavolo lungo 4100 MM, ricavato da un unico tronco di noce europeo, sottolinea la fusione tra architettura e arte. la base scultorea del tavolo è realizzata in ottone lucido. Infine c’è il sistema modulare Kerman, un divano che esalta l’approccio particolare di e15 nelle composizioni di materiali e colori. Presentato nel 2016, il divano di Philipp Mainzer e Farah Ebrahimi, è stato arricchito con moduli aggiuntivi, ampliando le possibilità di realizzazioni sia private che pubbliche.
Tra le novità c’è anche la famiglia di prodotti Elbe, design by Eva Marguerre, Marcel Besau e Daniel Schöning, originariamente disegnata per il foyer della sala concerti dell’Elbphilharmonie by Herzog & de Meuron architetti, e che da ora fa parte della collezione di E15. Dalle semplici forme geometriche, il tavolo alto e il tavolino con piano in marmo e panca con seduta rivestita in tessuto Kvadrat Basilea, sono pezzi durevoli nel tempo e particolarmente adatti per realizzazioni contract.
E15 a partecipato anche ad Euroluce con la propria collezione di lampade che rispecchia il punto di vista artistico del marchio come un ponte tra l’utilizzo residenziale e il contract. In mostra l’intera gamma di lampade, nelle versioni da terra, da tavolo, a sospensione e da parete, unendo materiali di alta qualità con straordinaria maestria. Tra queste la versione della lampada da parete Seam Three in ottone, diverse lampade North che si ispira alle fasi lunari, e Span, lampada a sospensione che con la sua linea pulita si avvicina all’arte contemporanea.