
Nuclear disarmament group ICAN executive director Beatrice Fihn holds a banner with their logo after ICAN won the Nobel Peace Prize for its decade-long campaign to rid the world of the atomic bomb as nuclear-fuelled crises swirl over North Korea and Iran, on October 6, 2017 in Geneva. With the nuclear threat at its most acute in decades, the International Campaign to Abolish Nuclear Weapons, which on October 6 won the Nobel Peace Prize, is urgently pressing to consign the bomb to history. / AFP PHOTO / Fabrice COFFRINI (Photo credit should read FABRICE COFFRINI/AFP/Getty Images)
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Il Premio Nobel per la Pace 2017 è andato all’ICAN, l’organizzazione che raggruppa in tutto il mondo 468 ONG che si impegnano ogni giorno per bandire per sempre le armi nucleari. La direttrice dell’organizzazione è Beatrice Fihn: quando oggi è arrivata la telefonata che dava la notizia dell’assegnazione del premio da parte del Comitato di Oslo, lei non ci poteva credere. Ma chi è Beatrice Fihn?
Beatrice Fihn è una donna svedese di 37 anni, che ha studiato tra Londra e Stoccolma. E’ una donna molto determinata che ha un grande e bellissimo sogno: un mondo senza armi nucleari.
[quote layout=”big”]Le armi nucleari sono vecchie, sono strumenti del passato non adeguate ai tempi e alle nuove sfide: cambiamento climatico, terrorismo, criminalità organizzata.[/quote]
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Grazie all’impegno di Beatrice Fihn, di tutti i collaboratori e delle ONG che fanno parte del consorzio, a luglio 2017 l’Ican è riuscito a far passare all’Onu un trattato che vieta di fatto l’uso delle armi nucleari: un obiettivo importante raggiunto con un impegno e un dispendio di forze che, immaginiamo, sia stato molto grande.
Ora il trattato deve essere ratificato da 50 stati e ci potrebbero volere molti anni, ma Beatrice Fihn è ottimista, anche perché ora sarà più difficile per gli stati giustificare l’uso di armi nucleari, visto che sono state ufficialmente bandite.
[quote layout=”big”]Continuare a basare la propria sicurezza sulle armi atomiche è un atteggiamento inaccettabile. Stiamo cercando di mandare forti segnali a chi ha queste armi, Corea del Nord, Stati Uniti, Russia, Cina, Francia, Gran Bretagna, India e Pakistan: è inaccettabile la minaccia di uccidere .[/quote]
Via | Corriere