
MISSION, TX - JUNE 12: U.S. Border Patrol agents take into custody a father and son from Honduras near the U.S.-Mexico border on June 12, 2018 near Mission, Texas. The asylum seekers were then sent to a U.S. Customs and Border Protection (CBP) processing center for possible separation. U.S. border authorities are executing the Trump administration's zero tolerance policy towards undocumented immigrants. U.S. Attorney General Jeff Sessions also said that domestic and gang violence in immigrants' country of origin would no longer qualify them for political-asylum status. (Photo by John Moore/Getty Images)
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Quello che sta accadendo ai migranti, in ogni parte del mondo, è lo specchio della società in cui viviamo, andiamo avanti come ultras, convinti che quello che ci dicono sia l’unica realtà possibile. La migrazione c’è sempre stata, lo hanno fatto i nostri nonni e bisnonni, lo fanno i nostri coetanei e magari un giorno toccherà anche a noi. Si va lontano da casa per sperare in qualcosa di meglio, per avere un futuro, per dare un futuro. E se il governo italiano lascia su una nave centinaia di persone per giorni, chiude i porti e fa il braccio di ferro con l’Europa sulla pelle delle persone, in America la situazione è spaventosamente simile. Per scoraggiare le migrazioni dei messicani negli Stati Uniti, Donald Trump ha avviato una politica di tolleranza zero: chiunque cerca di attraversare il confine viene arrestato. Persino Melania Trump, tramite la sua portavoce, ha espresso il suo dissenso verso le scelte del marito: [quote layout=”big” cite=”Stephanie Grisham, portavoce di Melania Trump]“Melania odia vedere bambini separati dalle loro famiglie e spera che entrambi gli schieramenti possano alla fine unirsi per ottenere una riforma migratoria di successo. Vorrebbe un Paese che segue tutte le leggi ma anche un Paese che governi col cuore”.[/quote]
Trump aveva promesso la tolleranza zero, e così è stato: gli adulti vengono perquisiti e arrestati dagli agenti di frontiera armati e i bambini portati in delle tendopoli lungo la frontiera texana, li chiamano centri gestiti da servizi sociali ma i reporter hanno fotografato delle specie di gabbie in cui si trovano fino a 20 bambini e ragazzini lasciati a se stessi. Dal 19 aprile al 31 maggio sono stati 1995 i bambini che sono stati separati dai loro genitori. Con questo pugno di ferro Donald Trump vuole scoraggiare le migrazioni, senza eccezioni, non può varcare il confine neanche chi chiede asilo per violenza domestica e per sottrarsi alle gang criminali.
Separare i genitori dai bambini è un atto crudele e senza scrupoli, sia per la paura, il terrore e il trauma che si provocano nei più piccoli, che per l’angoscia che si da ai genitori.Quello che è assurdo è che ci si comporta come se gli altri non fossero persone come noi, come se i bambini siano bambini diversi dai nostri e i genitori adulti diversi da noi.
Abbiamo dimenticato che siamo tutti uguali, tutti sotto lo stesso cielo.