
I formaggi da evitare in estate - pinkblog.it
La prossima volta che ti lasci andare a un acquisto di formaggi freschi in estate, rifletti su ciò che stai portando a tavola.
Con l’arrivo dell’estate, molti di noi si lasciano tentare da fresche prelibatezze gastronomiche, e tra queste i formaggi freschi occupano un posto speciale. Mozzarella, ricotta, stracchino e robiola sono solo alcune delle delizie che, sebbene irresistibili, possono nascondere insidie durante i mesi più caldi dell’anno.
È fondamentale essere consapevoli delle ragioni per cui dovremmo evitare di acquistare determinati formaggi in estate, non solo per la nostra salute, ma anche per garantire una qualità migliore della nostra alimentazione.
Formaggi freschi? Non sono fatti per l’estate
I formaggi freschi, pur essendo tra i più apprezzati, sono estremamente delicati e richiedono condizioni specifiche di conservazione. La catena del freddo deve essere mantenuta in modo impeccabile; altrimenti, il rischio di proliferazione batterica aumenta in modo esponenziale.
Anche una breve esposizione all’aria calda, magari durante il trasporto o semplicemente mentre li si tiene al banco in un supermercato, può compromettere la loro freschezza.
Durante i mesi estivi, questi prodotti possono scadere prima della data di scadenza indicata e perdere non solo sapore, ma anche consistenza e sicurezza alimentare. Questo è particolarmente critico per le donne in gravidanza e per i bambini, i quali sono più vulnerabili a potenziali infezioni alimentari.
Il latte… non c’è più
Un aspetto fondamentale da considerare è che non tutte le razze di animali da latte producono latte durante tutto l’anno. Le pecore e le capre, ad esempio, seguono un ciclo riproduttivo stagionale che influisce direttamente sulla loro capacità di produrre latte.
La lattazione inizia generalmente dopo il parto, che avviene in inverno, e dura circa cinque-sei mesi. Di conseguenza, nei mesi estivi, la produzione di latte ovino e caprino diminuisce drasticamente, rendendo i formaggi freschi sempre più rari e costosi.

Molti piccoli caseifici artigianali, che seguono i cicli naturali delle loro greggi, chiudono i battenti durante l’estate. Questo non solo per la diminuzione della disponibilità di latte, ma anche per le sfide legate alla conservazione dei prodotti in condizioni climatiche calde.
Quando si trovano formaggi freschi in estate, è probabile che siano stati realizzati con latte congelato o pastorizzato industrialmente, il che significa che potrebbero non avere lo stesso sapore autentico e la qualità che ci si aspetterebbe da un prodotto fresco.
I caseifici artigianali chiudono bottega
La chiusura dei caseifici artigianali durante i mesi estivi è una prassi comune. Questa decisione è spesso dovuta all’impossibilità di mantenere elevati standard di qualità in condizioni di caldo intenso.
Alcuni produttori decidono di portare gli animali in alpeggio, dove possono pascolare su pascoli freschi e nutrienti, mentre altri semplicemente sospendono la produzione fino a settembre. Quando si acquista formaggio in estate, è fondamentale chiedersi se il prodotto che si trova sugli scaffali sia realmente lo stesso che si può trovare in altri periodi dell’anno o se si tratta di una versione artificiale e meno saporita.
Cosa comprare invece?
Per godere di un’estate senza preoccupazioni alimentari, è consigliabile optare per formaggi stagionati. Prodotti come Parmigiano Reggiano, Pecorino stagionato, Grana Padano e Caciocavallo sono ideali, poiché hanno una durata maggiore e possono resistere meglio alle alte temperature.
Inoltre, i formaggi d’alpeggio, prodotti in quota durante la stagione estiva, offrono un sapore intenso e genuino, rappresentando una vera e propria prelibatezza del territorio. Questi formaggi non solo sono più stabili dal punto di vista della conservazione, ma spesso raccontano anche una storia di tradizione e passione per l’artigianato caseario.