
Sostanze nocive nei dentifrici - pinckblog.it
Dentifrici a rischio sicurezza: ci sono 4 marchi che contengono sostanze pericolose. Ecco quali sono e da cui stare alla larga.
La salute orale è un tema di rilevanza fondamentale, eppure spesso trascurato. Ogni giorno, milioni di persone utilizzano dentifrici per garantire una corretta igiene dentale, ma cosa sappiamo realmente riguardo ai prodotti che stiamo applicando sui nostri denti? Recenti indagini hanno sollevato preoccupazioni significative riguardo alla presenza di sostanze tossiche e contaminanti in molti dentifrici di uso comune. Un’analisi condotta su venti marchi noti ha rivelato la presenza di metalli pesanti come piombo, arsenico, cadmio e mercurio, oltre al controverso biossido di titanio e ad altri additivi ritenuti nocivi.
La contaminazione nei dentifrici
La presenza di metalli pesanti nei dentifrici è stata oggetto di un’analisi approfondita, ispirata da un’indagine effettuata negli Stati Uniti dall’organizzazione Lead Safe Mama. Questa organizzazione ha messo in luce la diffusione di sostanze tossiche in prodotti di uso quotidiano, creando una crescente preoccupazione tra i consumatori. Nel nostro test, condotto su venti dei più diffusi dentifrici disponibili in Italia, tra cui marchi come Colgate, Oral-B e Mentadent, è emerso che nessun prodotto è risultato completamente privo di contaminazioni.
Sebbene i livelli di metalli pesanti fossero inferiori ai limiti considerati accettabili in Europa, tutti i dentifrici analizzati contenevano almeno tracce di piombo. Si è riscontrato che in tre di essi era presente un solo metallo pesante, mentre nella maggior parte degli altri si trovavano almeno due metalli, e ben sette campioni contenevano tutti e quattro i metalli pesanti analizzati. Questa contaminazione è spesso dovuta a ingredienti di origine minerale oppure alla plastica dei tubetti.

Il piombo, il cadmio, l’arsenico e il mercurio sono sostanze altamente tossiche, classificate come cancerogene dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La loro presenza nei dentifrici pone interrogativi seri sulla sicurezza di questi prodotti, specialmente considerando che molti di essi vengono parzialmente ingeriti durante l’uso. I limiti stabiliti dall’Unione Europea per il mercurio, ad esempio, sono particolarmente severi e, nonostante i dentifrici siano considerati cosmetici speciali, non sempre sono sottoposti a controlli rigorosi.
I marchi di dentifricio interessati dalla contaminazione
Un’altra sostanza di cui si è parlato molto è il biossido di titanio. Questo ingrediente, vietato in tutti i prodotti alimentari dall’agosto 2022, è ancora consentito nei cosmetici, inclusi i dentifrici. Nel nostro test, abbiamo identificato il biossido di titanio in tre dei venti dentifrici esaminati (Conad, Marvis e Esselunga), con conseguente penalizzazione nella valutazione finale. Le aziende più responsabili hanno già iniziato a rimuovere questo ingrediente dai loro prodotti, ma la sua presenza rimane preoccupante.
Un altro componente problematico è il fenossietanolo, un conservante molto diffuso in cosmesi e vietato nei prodotti bio. In Europa, la concentrazione massima consentita è dell’1%, ma il nostro test ha penalizzato i dentifrici che lo contenevano, come Smart di Esselunga e Biorepair, evidenziando il rischio potenziale per la salute soprattutto nei prodotti destinati ai bambini.
Il nostro studio ha anche messo in luce la presenza di altri ingredienti sgraditi, come i PEG (polietilenglicoli), che possono generare diossano, una molecola cancerogena, e il sodium benzoate, un conservante controverso legato a possibili effetti neurologici. Anche il benzyl alcohol, noto allergene, e l’alluminio, potenzialmente tossico, sono stati segnalati tra gli ingredienti da evitare.
Tra i dentifrici analizzati, alcuni hanno ottenuto punteggi molto bassi a causa della presenza di biossido di titanio, fenossietanolo e metalli pesanti. I quattro peggiori della classifica sono stati: Essentiae Lab Total Care di Conad, Marvis Classic Strong Mint, Biorepair Peribioma Protezione Gengive, e Smart di Esselunga, con punteggi che variano da 3,9 a 5,2.