
Varese offre 6 mila euro a chi si trasferice lì - pinkblog.it
Incentivi di 6.000 euro per trasferirsi in una città del Nord Italia: ecco quale offre questa buona possibilità e dove vivere bene.
Nell’epoca attuale, caratterizzata da un inverno demografico che colpisce duramente l’Italia, i giovani lavoratori stanno diventando sempre più una risorsa preziosa. In risposta a questa crisi, la Camera di Commercio di Varese ha lanciato un’iniziativa innovativa e ambiziosa: il bando “Vieni a vivere a Varese”, che prevede un incentivo economico di 6.000 euro per coloro che decidono di trasferirsi nella provincia, a condizione di ottenere un contratto di lavoro, anche a tempo determinato, con un’impresa locale.
Un’opportunità per i giovani: 6000 euro per trasferirsi a Varese
Questa iniziativa rappresenta una novità non solo per Varese, ma anche per il panorama italiano, dove offerte simili erano per lo più riservate a piccole comunità montane o dell’entroterra. Oggi, invece, anche territori strategici come Varese, che si trova nel ricco Nord produttivo, si attivano per attrarre nuovi talenti. Mauro Vitiello, presidente della Camera di Commercio di Varese, ha chiarito che il programma è un esperimento volto a preservare la vitalità economica del territorio e delle sue aziende: “Siamo preoccupati per la salute dei nostri territori e delle nostre aziende”, ha affermato.
Con circa 800.000 abitanti, Varese è uno dei centri più produttivi d’Italia, vantando una densità di aziende per chilometro quadrato tra le più alte del Paese. Tuttavia, le statistiche rivelano che la provincia sta affrontando una crescente emorragia di giovani talenti. In base al report di Unioncamere di maggio 2025, una delle principali difficoltà per le aziende locali è la mancanza di candidati con le competenze richieste: in un caso su due non riescono a trovare il profilo adeguato.

La situazione è aggravata dalla persistente arretratezza del sistema formativo italiano, che si dimostra spesso distante dalle reali esigenze del mondo del lavoro. Vitiello ha sottolineato che, nonostante la presenza di due università e di istituti tecnici che garantiscono un tasso di assunzione immediato del 94% per i diplomati, molti giovani laureati scelgono di emigrare. Infatti, ogni dieci laureati in Varese, quattro decidono di cercare opportunità altrove. Le motivazioni principali sono legate alla ricerca di salari più elevati e di migliori prospettive di carriera, con la vicina Svizzera e Milano che attraggono sempre più talenti.
Ma perché un giovane dovrebbe scegliere di trasferirsi a Varese? Vitiello ha evidenziato che un neoassunto può contare su un salario netto compreso tra 1.700 e 1.800 euro al mese. L’incentivo di 6.000 euro non è solo un aiuto economico, ma rappresenta anche un messaggio: “A chi sceglie di venire a Varese diciamo che c’è un territorio che si occupa di te, che ti offre non solo un lavoro, ma anche servizi, un ambiente di qualità e una buona qualità della vita.” Questo approccio evidenzia l’importanza di creare un contesto favorevole per i giovani, in una competizione globale sempre più agguerrita.
Iniziative simili in Italia
L’iniziativa di Varese non è un caso isolato. Altre regioni italiane stanno adottando misure simili per incentivare il trasferimento di nuovi residenti. Ad esempio, la Calabria offre fino a 26.000 euro per chi si trasferisce in paesi con meno di 2.000 abitanti, mentre Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Molise hanno lanciato programmi analoghi. Oltre a questi incentivi regionali, molte amministrazioni comunali propongono agevolazioni per l’acquisto di immobili e ristrutturazioni, come le famose “Case a 1 euro”, in particolare in piccoli comuni a rischio spopolamento. Queste iniziative dimostrano che, di fronte a sfide demografiche e occupazionali, le amministrazioni locali possono assumere un ruolo attivo nel cercare di invertire la tendenza allo spopolamento e nel promuovere il benessere dei loro cittadini.