
Il bellissimo Roseto comunale di Roma - pinkblog.it
A Roma c’è un luogo bellissimo: in un’atmosfera da sogno si trovano oltre mille varietà di rose profumate. È assolutamente da visitare.
Roma, la città eterna, è famosa per la sua storia millenaria e i suoi monumenti iconici, ma tra le sue meraviglie si nasconde anche un luogo incantevole dedicato a una delle piante più amate al mondo: la rosa. Si tratta del Roseto Comunale di Roma, un giardino straordinario che riapre al pubblico ogni primavera, permettendo ai visitatori di immergersi in un tripudio di colori e profumi. Quest’anno, il roseto è accessibile dal 21 aprile fino al 15 giugno, offrendo un’opportunità unica di esplorare oltre mille varietà di rose provenienti da ogni angolo del pianeta.
Un giardino incantevole nel cuore di Roma: il Roseto comunale
Situato ai piedi dell’Aventino, il Roseto Comunale si estende su una superficie di circa 3 ettari e si affaccia sul Circo Massimo e sul Palatino, due dei luoghi più emblematici della capitale. La sua posizione privilegiata rende il roseto un rifugio ideale per chi desidera allontanarsi dal trambusto urbano e immergersi nella bellezza della natura. Con l’apertura quotidiana dalle 8:30 alle 19:30, i visitatori possono passeggiare liberamente tra le aiuole fiorite, godendo di un’esperienza sensoriale che coinvolge vista e olfatto.
Tra le varietà di rose presenti, si possono trovare esemplari provenienti dall’Estremo Oriente, dal Sudafrica, dalla Nuova Zelanda e persino dall’America. Ogni passo nel roseto è un invito a viaggiare attraverso i continenti, scoprendo specie rare e affascinanti. Tra le varietà più curiose, spicca la Rosa Chinensis Virdiflora, nota per i suoi petali di un insolito colore verde, e la Rosa Chinensis Mutabilis, che cambia colore con il passare dei giorni. Non manca nemmeno la Rosa Foetida, una rosa dal profumo poco gradevole, ma che attira l’attenzione per la sua unicità. Questa diversità non è solo un piacere per gli occhi, ma rappresenta anche un’importante risorsa botanica per la conservazione delle specie.

La storia del Roseto Comunale è affascinante e affonda le radici nel passato. Secondo quanto riportato, il sito era già noto nel III secolo a.C. Tacito, nelle sue opere, menziona un tempio dedicato alla dea Flora, i cui festeggiamenti primaverili, le “floralia”, si tenevano nel vicino Circo Massimo. Nel corso dei secoli, l’area ha subito diverse trasformazioni, diventando nel 1645 l’Orto degli Ebrei, con l’annesso cimitero della comunità. Solo nel 1950, dopo la rimozione del cimitero ebraico, l’area è stata dedicata a un nuovo roseto, dopo che il precedente, situato sul colle Oppio, era stato distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale.
Opportunità di apprendimento e inclusività
Il Roseto Comunale non è solo un luogo di bellezza, ma offre anche opportunità di apprendimento e approfondimento. Durante la stagione di fioritura, è possibile partecipare a visite guidate, prenotabili in anticipo, che permettono di conoscere più a fondo le diverse varietà di rose e la loro cura. È un’occasione imperdibile per gli appassionati di giardinaggio e per chi desidera scoprire i segreti di questa pianta affascinante.
L’accesso al roseto è gratuito, rendendolo una meta ideale per famiglie, turisti e residenti che vogliono trascorrere una giornata immersi nella natura senza spendere una fortuna. Inoltre, il roseto è accessibile anche alle persone con disabilità, e sono ammessi cani di piccola taglia, purché al guinzaglio. Questo impegno per l’inclusività rende il Roseto Comunale un luogo accogliente per tutti.