
Il problema della muffa nella scarpiera in estate - pinkblog.it
Come proteggere le scarpiere dalla muffa che si forma anche in estate: ecco alcuni utili consigli degli esperti ambientali.
L’arrivo dell’estate porta con sé un aumento dell’umidità e delle temperature che favorisce spesso la formazione di muffa nelle scarpiere, un problema che può compromettere sia la conservazione delle calzature sia la salubrità dell’ambiente domestico. L’igienista ambientale suggerisce strategie efficaci per prevenire questo fenomeno nei mesi più caldi, soprattutto a giugno, mese critico per il controllo dell’umidità.
Perché la muffa si sviluppa nelle scarpiere durante l’estate?
La muffa si forma in ambienti dove sono presenti elevate umidità, calore e scarsa ventilazione, condizioni tipiche di molte scarpiere poste in zone chiuse come ingressi o armadi. Le scarpe, se riposte umide a causa di pioggia, sudore o condensa, aumentano il tasso di umidità all’interno del mobile. Inoltre, materiali come legno e truciolato, comuni nelle scarpiere, trattengono l’umidità, creando un microclima ideale per la proliferazione di funghi e batteri.
Un ulteriore fattore da considerare è la condensa, frequente in abitazioni con scarsa coibentazione o sbalzi termici tra interno ed esterno, che favorisce l’attecchimento delle spore di muffa. Anche la mancanza di ricambio d’aria all’interno della scarpiera e la presenza di residui organici come pelle morta o sporco contribuiscono ad accelerare il processo di contaminazione.
Per prevenire la formazione di muffa nelle scarpiere, è fondamentale adottare un approccio integrato che unisca buone pratiche quotidiane a soluzioni mirate:

- Pulizia regolare: svuotare la scarpiera almeno una volta al mese, aspirare la polvere e pulire le superfici interne con soluzioni naturali come acqua e aceto bianco o bicarbonato di sodio, che agiscono da disinfettanti e neutralizzanti degli odori, senza danneggiare i materiali.
- Asciugatura delle scarpe: non riporre mai scarpe bagnate o sudate all’interno della scarpiera. Dopo l’uso, è consigliabile lasciarle all’aria aperta o vicino a una finestra, preferibilmente al sole, per almeno qualche ora. In caso di umidità eccessiva, l’uso di carta assorbente o sacchetti di gel di silice può aiutare a eliminare l’umidità residua.
- Ventilazione della scarpiera: scegliere modelli con fori di aerazione o lasciare le ante leggermente aperte nelle ore più calde. In alternativa, si possono impiegare deumidificatori portatili o posizionare sacchetti di sale grosso negli angoli per assorbire l’umidità in eccesso.
- Posizionamento della scarpiera: evitare di collocare la scarpiera contro pareti fredde o in stanze poco arieggiate. Mantenere una distanza di circa 5-10 centimetri dalla parete favorisce la circolazione dell’aria e riduce la formazione di condensa.
Rimedi naturali e manutenzione periodica
Tra i rimedi casalinghi più efficaci per contrastare la muffa troviamo:
- Aceto bianco: spruzzare una soluzione di acqua e aceto in parti uguali sulle superfici interne aiuta a prevenire la crescita fungina grazie alle proprietà antimicotiche e antibatteriche dell’aceto.
- Bicarbonato di sodio: spargere una piccola quantità all’interno della scarpiera assorbe l’umidità e odori; si consiglia di sostituirlo ogni due settimane per mantenere l’efficacia.
- Oli essenziali: essenze come tea tree oil o lavanda, applicate su un batuffolo di cotone e posizionate all’interno della scarpiera, contribuiscono a igienizzare e profumare l’ambiente.
- Sali assorbenti fai-da-te: miscele di riso, sale grosso e bicarbonato possono essere utilizzate come assorbitori naturali di umidità, da rinnovare ogni 2-3 settimane.
La manutenzione regolare è fondamentale: oltre a pulire la scarpiera, è bene controllare settimanalmente la presenza di odori sospetti, macchie scure o segni di umidità sulle scarpe e sul mobile stesso. A giugno, momento in cui l’umidità comincia a salire, è consigliato un controllo più frequente e la sostituzione periodica dei materiali assorbenti.