
Ascoltare la musica e provare emozioni da brividi - pinkblog.it
Ascoltare la musica può emozionare al punto di provare la pele d’oca. Cosa indica la sensazione da brividi a livello psicologico?
L’esperienza di sentire la pelle d’oca durante l’ascolto di un brano musicale è un fenomeno affascinante che coinvolge il corpo e la mente in modo profondo. Questo effetto, noto come frisson, è legato a una risposta emozionale generata dal cervello, capace di scatenare sensazioni intense e variegate.
Musica e cervello: l’intreccio tra emozioni e memoria
Il termine francese frisson indica un “brivido” o “formicolio” che si avverte comunemente quando la musica tocca corde emotive particolarmente profonde. Non si tratta solo di un effetto estetico, ma di un vero e proprio processo fisiologico che coinvolge il rilascio di dopamina, il neurotrasmettitore associato al piacere, da parte del cervello. Questa sostanza chimica induce emozioni che possono spaziare dalla gioia all’euforia, dalla nostalgia all’introspezione, passando per sentimenti di creatività e ispirazione.
Il frisson si manifesta come una piloerezione, ossia l’innalzamento dei peli sulla pelle che provoca la classica “pelle d’oca”. Questo riflesso, noto anche come cutis anserina, è un meccanismo involontario gestito dal sistema nervoso simpatico, la stessa parte del sistema nervoso responsabile delle risposte di attacco o fuga.

La musica ha la capacità di evocare ricordi specifici e di attivare processi mnemonici, facendo riaffiorare momenti positivi o negativi del passato. L’intensità delle emozioni suscitate è spesso amplificata dal volume, che, se elevato, rende l’esperienza ancora più immersiva. Non a caso, nelle colonne sonore dei film, le musiche sono strategicamente collocate in momenti chiave per potenziare l’impatto emotivo delle scene.
Uno studio condotto su diverse composizioni musicali – da Bach a Chopin, da Vangelis a Hans Zimmer – ha evidenziato che passaggi caratterizzati da armonie inaspettate o cambiamenti improvvisi di volume sono i principali trigger del frisson. Ad esempio, l’entrata di un coro dopo un crescendo orchestrale può suscitare un’ondata di emozioni che porta alla pelle d’oca.
Caratteristiche personali e frisson: il ruolo dell’apertura all’esperienza
Non tutti gli individui sperimentano il frisson con la stessa frequenza o intensità. La ricerca suggerisce che la predisposizione a questo fenomeno è legata a un tratto di personalità definito “apertura all’esperienza”. Chi possiede questa caratteristica tende ad avere una spiccata immaginazione, apprezza la bellezza e la novità, riflette profondamente sui propri sentimenti e ama la varietà nelle situazioni della vita.
Uno studio pubblicato sulla rivista Psychology of Music ha dimostrato che la capacità di immergersi cognitivamente nella musica – ovvero di anticipare mentalmente lo sviluppo del brano o di associare immagini e sensazioni durante l’ascolto – è più determinante per l’insorgenza del frisson rispetto alla semplice reazione emotiva. In sostanza, l’esperienza di brividi sulla pelle è favorita da un coinvolgimento intellettuale profondo, che rende la musica un’esperienza unica, personale e intima.
Dal punto di vista fisiologico, la piloerezione è un riflesso antico, probabilmente ereditato dai nostri antenati, che utilizzavano l’erezione dei peli per trattenere il calore o per intimidire i predatori. Con l’evoluzione e l’uso di indumenti, questa funzione si è persa, ma la struttura muscolare e nervosa che la genera è rimasta e si è adattata per rispondere a stimoli emozionali, come la musica o esperienze estetiche di grande impatto.
La pelle d’oca può comparire anche in situazioni di forte emozione, come lo stupore, la gioia intensa, la paura o la nostalgia, e rappresenta un segnale visibile e tangibile della connessione profonda tra corpo, mente e ambiente esterno.