
L'odiosa pratica dell'abbandono degli animali - (pinkblog.it)
Un fenomeno purtroppo sempre attuale: l’abbandono degli animali domestici lungo le strade italiane. Cosa si rischia
Una pratica odiosa e crudele che non solo provoca sofferenza agli animali, ma rappresenta anche un pericolo concreto per la sicurezza degli automobilisti. Proprio per questo, il legislatore ha deciso di intervenire con un inasprimento delle sanzioni previste dalla legge.
Recenti modifiche al Codice della Strada e al Codice Penale introducono pene più dure nei confronti di chi abbandona un animale, soprattutto se il gesto avviene in prossimità di strade trafficate o autostrade. La novità mira a scoraggiare una pratica che ogni anno causa migliaia di incidenti e vittime.
Cosa prevede la legge oggi: sanzioni penali e amministrative
Secondo l’articolo 727 del Codice Penale, l’abbandono di animali è un reato punibile con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Questa norma vale per tutti gli animali domestici o abituati alla cattività, come cani, gatti, conigli o uccelli.

La nuova normativa introduce aggravanti specifiche per i casi in cui l’animale venga abbandonato sulla carreggiata o nelle immediate vicinanze della rete stradale. In questi casi, la pena prevista aumenta fino a un terzo. Si tratta di una misura importante, poiché la presenza improvvisa di un animale su strada può causare incidenti anche molto gravi.
Inoltre, se il soggetto utilizza un veicolo per abbandonare l’animale, scatta automaticamente la sospensione della patente di guida per un periodo che va da sei mesi a un anno.
Il legislatore ha voluto introdurre anche una connessione diretta tra l’abbandono dell’animale e le conseguenze sulla sicurezza stradale. Se, infatti, dall’abbandono deriva un incidente stradale con feriti o vittime, la pena viene ulteriormente aggravata.
Nel caso in cui un animale provochi lesioni gravi o gravissime a terzi, chi lo ha abbandonato può essere condannato da tre mesi a tre anni di reclusione. Se invece dall’incidente deriva la morte di una persona, la sanzione sale a due fino a sette anni di carcere.
Nei casi più gravi, se il responsabile fugge dal luogo dell’incidente, si applica l’aggravante della fuga, già prevista per l’omicidio stradale, e la pena aumenta fino a un terzo, con un minimo di cinque anni di reclusione.
L’abbandono di animali non è solo una questione etica: rappresenta un vero e proprio problema di sicurezza pubblica. Secondo le stime delle associazioni animaliste, ogni anno in Italia vengono abbandonati oltre 100.000 animali, in particolare nei mesi estivi, quando molti padroni partono per le vacanze e decidono di “liberarsi” del proprio animale.
La presenza improvvisa di un cane o di un gatto su una strada ad alta velocità può causare gravi incidenti, sia per chi tenta di evitarli sterzando bruscamente, sia per chi si trova coinvolto in una catena di tamponamenti.
Se ci si imbatte in un animale vagante su strada, è fondamentale non ignorarlo. La prima cosa da fare è chiamare le forze dell’ordine (Polizia Stradale o Carabinieri) oppure il servizio veterinario dell’ASL. In alcuni casi, si possono contattare anche le associazioni animaliste locali o il 118 per emergenze veterinarie. L’importante è agire con prudenza, senza mettere a rischio la propria incolumità o quella degli altri automobilisti.