
Se hai prenotato un viaggio in Grecia ci sono brutte notizie - pinkblog.it
Con questa nuova imposta si apre una nuova fase per il turismo crocieristico greco, più attenta ai limiti di carico dei territori.
Dal prossimo luglio, i turisti che visiteranno la Grecia tramite crociera dovranno affrontare un aumento dei costi dovuto all’introduzione di una nuova tassa turistica sulle navi da crociera.
Questa misura è stata adottata per contrastare il fenomeno dell’overtourism, che sta mettendo a dura prova le infrastrutture e la vivibilità delle isole più celebri del paese.
La nuova tassa per i croceristi nelle isole greche
Le mete più ambite come Santorini e Mykonos sono da tempo oggetto di un massiccio afflusso turistico, soprattutto nei mesi estivi. Per dare un’idea, nel solo agosto 2024, Santorini ha visto lo sbarco di circa 20.000 visitatori in un solo giorno, in gran parte passeggeri delle numerose navi da crociera. Per mitigare questa pressione, il governo greco ha deciso di applicare una nuova tassa a carico dei croceristi che attraccano in questi porti.
La tassa, che entrerà in vigore dal 1° luglio 2025, potrà arrivare fino a 20 euro per passeggero durante l’alta stagione nelle isole di Santorini e Mykonos. Per gli altri porti greci il costo varia da 1 euro in bassa stagione, 3 euro in media stagione, fino a 5 euro nei periodi di punta. L’introduzione di questa tariffa si tradurrà in un significativo aumento dei costi per le compagnie di crociera: si stima che quest’anno i ricavi derivanti dalla tassa raggiungeranno i 45 milioni di dollari, considerando solo questi due porti.
Obiettivi e impatti della tassa sul turismo greco
La nuova imposta era inizialmente prevista per giugno, ma è stata posticipata a luglio a causa dell’attività sismica che ha temporaneamente bloccato il traffico navale a Santorini. L’obiettivo principale di questa misura è duplice: da un lato, si punta a ridurre l’affollamento nei porti più congestionati favorendo scali in porti meno frequentati e meno turistici; dall’altro, i proventi raccolti saranno destinati al miglioramento delle infrastrutture portuali e degli impianti, attualmente sotto pressione per l’elevato numero di visitatori.

Il governo greco incoraggia inoltre i turisti a scegliere destinazioni alternative, meno affollate, come le isole del Mar Ionio (ad esempio Zante e Antipaxos) o le Cicladi meno note come Milo, Sifno e Naxos. Inoltre, si suggerisce di spostare i viaggi al di fuori dell’alta stagione estiva per vivere le isole con maggiore tranquillità, evitando così le resse tipiche dei mesi di luglio e agosto.
Questo intervento rappresenta una risposta concreta a un problema che vede le isole più famose della Grecia soffrire per un turismo eccessivo, con conseguenze negative sia per l’ambiente che per la qualità dell’esperienza turistica.
Il turismo di massa, se non gestito adeguatamente, rischia infatti di compromettere la sostenibilità di destinazioni uniche, compromettendo paesaggi, tradizioni e servizi. La nuova tassa appare quindi come uno strumento per riequilibrare i flussi turistici e promuovere una gestione più sostenibile e responsabile del patrimonio naturale e culturale greco.