
Abruzzo da scoprire (www.pinkblog.it)
Immersa tra gli Appennini e bagnata dalle acque cristalline dell’Adriatico, l’Abruzzo si conferma una delle regioni più affascinanti.
Con oltre il 36% del suo territorio sottoposto a tutela ambientale, è una delle poche aree europee dove si incontrano specie rare come il lupo, l’aquila reale e l’orso marsicano.
In questo scenario si collocano i suoi borghi medievali, autentici scrigni di cultura e tradizione, di cui ben 24 figurano tra i borghi più belli d’Italia. Scopriamo quattro imperdibili perle dell’entroterra abruzzese, meta ideale per un viaggio tra natura e storia.
Opi: il gioiello medievale nel cuore del Parco Nazionale d’Abruzzo
Situato a 1.250 metri di altitudine, nel Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Opi è un piccolo borgo di appena 374 abitanti ma dalla grande importanza storica e naturalistica. Arroccato su un’altura a schiena di cavallo, il paese si adagia tra le montagne dei Monti Marsicani, da cui domina l’Alta Valle del Sangro. Le abitazioni in pietra e i vicoli stretti costituiscono un perfetto esempio di architettura difensiva medievale, sopravvissuta a numerosi terremoti, tra cui quello devastante del 1654.
Di grande rilievo è la necropoli di Val Fondillo, che testimonia l’antichità dell’insediamento, con reperti che risalgono al VII secolo a.C. Il territorio circostante è ricco di sorgenti carsiche e boschi incontaminati, habitat ideale per specie protette. Il clima di Opi è caratterizzato da inverni rigidi con abbondanti nevicate e estati fresche, rendendo il borgo un rifugio perfetto tutto l’anno. Tra le architetture religiose spiccano la Chiesa di Santa Maria Assunta, risalente al XII secolo, e la più recente Chiesa di San Giovanni Battista.

Nel cuore del Parco Nazionale della Maiella, Pescocostanzo si distingue come uno dei borghi più affascinanti d’Abruzzo. Meta ambita sia in inverno, per le sue piste sciistiche, che in estate, per il suo patrimonio artistico, questo borgo ha origini medievali e una forte impronta rinascimentale e barocca visibile nei palazzi signorili e nelle chiese monumentali, tra cui spicca la Basilica di Santa Maria del Colle.
Storicamente, Pescocostanzo ha rappresentato un crocevia lungo la “via degli Abruzzi”, attrazione per artigiani lombardi che hanno portato la loro maestria nell’arte del ferro battuto e dell’oreficeria. Ancora oggi, nelle botteghe del borgo, si perpetuano tradizioni antiche come la lavorazione del tombolo e della filigrana, simboli di un’artigianalità preziosa e radicata nel territorio.
Civitella del Tronto: tra vicoli medievali e la maestosa fortezza borbonica
Dominato da un’imponente fortezza, Civitella del Tronto è arroccato su una rupe rocciosa che domina la valle del fiume Tronto. Il borgo si distingue per la sua atmosfera sospesa nel tempo, con un dedalo di stradine, scale e vicoli, tra cui spicca la celebre “Ruetta”, la via più stretta d’Italia.
La vera protagonista è però la fortezza borbonica, ultima roccaforte a cadere del Regno delle Due Sicilie nel 1861 e considerata una delle più importanti opere di ingegneria militare d’Europa. Al suo interno si trova il Museo storico delle armi e delle mappe antiche, che conserva testimonianze della storia militare locale e nazionale.
Inserito nella prestigiosa lista de I borghi più belli d’Italia, Castel del Monte è un paese che racconta una storia di pastori, lana pregiata e transumanza, la storica migrazione stagionale delle greggi verso le pianure. Il primo documento ufficiale che cita il borgo risale al 1223, mentre nei secoli successivi la famiglia Medici ha promosso qui lo sviluppo dell’industria laniera.
Il centro storico si caratterizza per la presenza di case-torri e “sporti”, passaggi coperti tipici dell’architettura pastorale fortificata. Castel del Monte è stato anche set cinematografico per film come Ladyhawke, testimoniando la sua suggestiva ambientazione. Oggi è una meta turistica importante, apprezzata per la sua autenticità e il legame con tradizioni antiche.