
Abitudini di protezione solare: tra consapevolezza e pratiche carenti (www.pinkblog.it)
L’importanza della protezione solare deve essere integrata in ogni momento della giornata e in ogni stagione.
Un’indagine condotta da Beach.com su oltre 1.000 cittadini americani, unita all’analisi di 378 milioni di dati sulla dose di radiazione UV e i tassi di incidenza del melanoma, ha messo in luce un divario importante tra conoscenza e comportamento reale nei confronti della protezione solare.
Nonostante una diffusa consapevolezza sull’importanza della protezione solare, il 78,1% degli americani non utilizza la crema solare tutto l’anno, e la media di applicazione durante le ore all’aperto si attesta solo al 60%. Un dato preoccupante riguarda l’uso decisamente ridotto della protezione solare nelle giornate nuvolose: il 64,5% degli intervistati infatti ne fa raro o nullo uso, nonostante il 76,6% sappia che l’applicazione è comunque necessaria. Le motivazioni principali per evitare la crema solare sono la percezione di non averne bisogno o di non scottarsi, oltre alla convinzione che l’utilizzo sia scomodo.
Queste lacune comportano conseguenze tangibili: il 42% degli intervistati ha subito almeno un episodio di scottatura solare negli ultimi cinque anni. Inoltre, quando si applica la protezione, spesso non viene stesa su tutte le parti esposte del corpo, con particolare trascuratezza su cuoio capelluto, labbra, torace, piedi e schiena. Queste zone corrispondono a quelle più frequentemente colpite da scottature.
Importanti studi indicano che anche cinque scottature nel corso della vita possono raddoppiare il rischio di sviluppare melanoma, il tipo più aggressivo di cancro cutaneo. Tuttavia, il comportamento degli utenti risente di falsi miti, come quello che la crema solare sia impermeabile (in realtà è solo resistente all’acqua per un tempo limitato) o che la protezione sia necessaria solo con temperature elevate o in assenza di nuvole.
I luoghi più sicuri e più rischiosi per l’esposizione solare
L’analisi internazionale delle radiazioni UV e delle incidenze di melanoma ha identificato le destinazioni costiere più sicure per ridurre il rischio di danni cutanei. Tra i Paesi più “sun-safe” spiccano Lettonia, Polonia, Lituania, Islanda e Albania, dove la dose media giornaliera di radiazioni UV è inferiore a 1,8 kJ/m², contro la media globale di 4,37 kJ/m². Anche gli Stati Uniti offrono alcune aree più protette, tra cui Alaska, Washington, Maine, New Hampshire e New York.
Al contrario, le regioni più a rischio includono Australia, Nuova Zelanda, Papua Nuova Guinea, Ecuador e Perù, dove il livello medio di radiazione UV supera i 5 kJ/m² e i tassi di melanoma sono significativamente più elevati. Australia, in particolare, registra il più alto numero di casi di melanoma a livello mondiale.
Un caso emblematico è la Norvegia, che presenta bassi livelli di radiazione UV ma tassi elevati di melanoma, probabilmente dovuti a una scarsa adozione di misure preventive in un contesto di pelle chiara e scarsa abitudine alla protezione. Questo evidenzia che anche in ambienti con minore esposizione UV è necessario mantenere alta la guardia.

In Italia, l’attenzione alla prevenzione del cancro della pelle si sta intensificando, ma permangono comportamenti a rischio. Il 44% degli italiani associa ancora l’abbronzatura a salute e bellezza, mentre solo il 15% utilizza la protezione solare tutto l’anno. La maggioranza degli italiani (93%) applica la crema solare in spiaggia, ma solo il 46% sceglie un prodotto con protezione SPF 50.
Le nuove formulazioni solari per il 2025 mirano a coniugare protezione, idratazione e azione anti-età. Tecnologie come Fernblock, presente nei prodotti Heliocare, offrono una difesa antiossidante contro raggi UVA, UVB, luce visibile e infrarossa, contrastando scottature, macchie e fotoinvecchiamento. Altre formulazioni innovative includono complessi cellulari protettivi e peptide biomimetici che potenziano i meccanismi di difesa della pelle, come nella linea Sun Soul di Comfort Zone.
Non mancano poi le soluzioni pratiche come gli stick solari, ideali per zone delicate come orecchie e naso, e le formulazioni resistenti all’acqua e adatte anche all’applicazione sopra il trucco.