
Un’alternativa sostenibile al turismo costiero(www.pinkblog.it)
La Croazia, da sempre celebre per le sue coste adriatiche, sta rivelando un volto meno conosciuto ma altrettanto affascinante.
Una proposta turistica che unisce la ricerca di refrigerio nelle acque dolci a un approccio sostenibile e rispettoso dell’ambiente, ideale per chi vuole scoprire un lato più autentico e meno affollato del paese.
Quando si nomina la Croazia, l’immaginario collettivo corre subito alle sue spiagge adriatiche, affollate nei mesi estivi da milioni di visitatori. Tuttavia, la Croazia continentale offre un patrimonio naturalistico spesso trascurato: un reticolo di fiumi dalle acque limpide che ospitano numerose spiagge fluviali, luoghi ideali per un turismo più distribuito e meno impattante sul fragile ecosistema costiero.
Con il crescente problema del sovraffollamento sulle coste, queste aree interne si presentano come un’alternativa preziosa, capace di alleviare la pressione turistica, favorire lo sviluppo economico di regioni meno conosciute e conservare la biodiversità locale. L’esperienza immersiva nei paesaggi incontaminati dei fiumi croati consente di unire il piacere del relax a un viaggio consapevole e autentico.
Il cuore verde della Croazia: la Valle del fiume Gacka e la regione della Lika
Nel cuore della Croazia, la regione della Lika è il fulcro di una natura ancora selvaggia, dominata da corsi d’acqua tra i più puri d’Europa. Il fiume Gacka è una delle perle di questo territorio: con le sue acque cristalline, ricche di ossigeno, è uno dei fiumi carsici più limpidi del continente. Il corso originale lungo 32 km è oggi parzialmente deviato per scopi idroelettrici, ma mantiene intatta la sua bellezza naturale, offrendo numerosi punti balneabili e condizioni ideali per sport come il kayak.
Le sorgenti della Gacka, monumento naturale riconosciuto, sono circondate da un paesaggio caratterizzato da mulini storici, seghe ad acqua e antiche tradizioni legate alla vita fluviale. La città di Otočac, adagiata sulle rive del fiume, conserva un ricco patrimonio culturale, tra cui il Museo della Gacka e resti di fortificazioni medievali.
La biodiversità della zona è eccezionale, con diverse specie di pesci autoctoni come la trota di torrente, che ha trovato qui un habitat ideale, e una flora acquatica abbondante. Recenti iniziative di tutela e ripopolamento ittico, gestite dal Centro croato per le specie autoctone di pesce e gamberi delle acque carsiche, mirano a preservare questo ecosistema unico.

Spostandosi verso est, nella regione della Slavonia, si incontrano scenari altrettanto affascinanti lungo il fiume Drava. La città di Osijek ha sviluppato una vivace spiaggia fluviale, soprannominata “Copacabana”, che unisce il relax balneare con la vista su monumenti storici come le mura barocche e la cattedrale cittadina. La presenza di oltre 40 chilometri di piste ciclabili lungo il fiume consente di esplorare il territorio in modo sostenibile e immersi nella natura.
Nei pressi si trova il Parco Naturale Kopački rit, noto come “Amazzonia europea” per la sua straordinaria biodiversità, con oltre 270 specie di uccelli. Questo esempio di integrazione tra turismo fluviale e conservazione ambientale dimostra come sia possibile un turismo responsabile e di qualità.
La spiaggia sabbiosa di Poloj, lungo il fiume Sava presso Slavonski Brod, è la più estesa della Croazia continentale. Un fenomeno sociale interessante si sviluppa lungo la “via Splavarska”, dove circa un centinaio di imbarcazioni e zattere sono adibite a vere e proprie abitazioni galleggianti, simbolo di una vita a stretto contatto con il fiume.
Nel sud, la Dalmazia fluviale offre il fascino del fiume Cetina, le cui acque fresche non superano mai i 15 gradi anche nei mesi estivi, regalando un refrigerio naturale nel canyon che attraversa. Piccole spiagge di ciottoli punteggiano il percorso, perfette per picnic e momenti di relax immersi in un paesaggio incontaminato.