
Allarme condizionatori, la tua salute è a rischio sei hai questi modelli: rilasciano un gas tossico - pinkblog.it
Allarme condizionatori, questi modelli sono molto pericolosi per la salute e l’ambiente: ecco cosa fare per non avvelenarsi!
A partire dal 1° gennaio 2027, la direttiva europea sull’efficienza energetica impone che tutti i condizionatori immessi sul mercato rispettino standard molto più stringenti rispetto al passato. L’obiettivo è duplice: ridurre il consumo di energia elettrica e contenere le emissioni di gas serra, in linea con il Green Deal europeo e gli impegni per la lotta al cambiamento climatico.
La normativa prevede il divieto di commercializzazione e installazione di sistemi di climatizzazione con prestazioni energetiche inferiori alle nuove soglie minime. Ciò significa che i modelli più vecchi e meno efficienti, spesso ancora largamente diffusi, non potranno più essere venduti né sostituiti senza adeguarsi alle nuove specifiche. Il criterio di valutazione si basa sul coefficiente di prestazione stagionale (SEER) per il raffreddamento e sul coefficiente di prestazione stagionale per il riscaldamento (SCOP), che devono rispettare valori che garantiscono un consumo ridotto e un funzionamento più ecologico.
Condizionatori, questi sono nocivi: ecco cosa fare
La legge UE introduce anche l’obbligo di utilizzo di refrigeranti a basso impatto ambientale, favorendo la sostituzione di quelli tradizionali con un elevato potenziale di riscaldamento globale (GWP). Questi cambiamenti spingono verso l’adozione di tecnologie più avanzate, come i sistemi a pompa di calore di ultima generazione, che oltre a raffreddare possono riscaldare l’ambiente con un’efficienza energetica superiore.

Per i consumatori, questo significa un investimento iniziale più elevato ma con un ritorno garantito nel medio-lungo termine grazie a bollette meno salate e a incentivi statali e comunitari che spesso accompagnano la sostituzione di vecchi impianti. Inoltre, la riduzione delle emissioni contribuisce a migliorare la qualità dell’aria e a ridurre l’impatto sul cambiamento climatico, un beneficio collettivo di grande rilevanza.
I produttori, dal canto loro, sono chiamati a innovare continuamente i propri prodotti, puntando su efficienza, design sostenibile e compatibilità con le nuove direttive. Questo processo sta già stimolando significativi investimenti in ricerca e sviluppo nel settore della climatizzazione.
Con l’avvicinarsi del 2027, è fondamentale che i cittadini e le imprese pianifichino in anticipo la sostituzione o l’aggiornamento dei propri sistemi di climatizzazione. Rivolgersi a installatori qualificati e informarsi sulle certificazioni di efficienza energetica è un passaggio imprescindibile per evitare sanzioni e per usufruire delle agevolazioni disponibili.
Inoltre, la normativa enfatizza il corretto smaltimento dei vecchi condizionatori, spesso contenenti gas nocivi per l’ambiente. Le procedure di raccolta e riciclo devono essere rispettate per minimizzare l’impatto ambientale e favorire il recupero di materiali.