
La nuova frontiera del viaggio che conquista tutti-pinkblog.it
È un nuovo modo di viaggiare e molti ne vanno letteralmente pazzi. Ecco come funziona, più nei dettagli e in cosa consiste
Oggi, quasi senza accorgercene, i social network si sono trasformati in veri e propri strumenti onnipresenti nelle nostre vite. In particolar modo, sono in grado di influenzare enormemente ogni nostra scelta. Dalla moda agli alimenti, dai film da vedere ai ristoranti da provare, un semplice post o una storia possono diventare la miccia che accende una decisione.
Pensate a quella sera in cui, scrollando distrattamente il feed, vi siete imbattuti in un piatto colorato, così invitante da spingervi a prenotare all’istante quel ristorante nascosto in una via secondaria della città. Oppure a quella volta in cui un video emozionante di una spiaggia lontana ha fatto nascere in voi il desiderio improvviso di un viaggio, quasi come un richiamo irresistibile.
Questa influenza si è fatta sentire con particolare intensità nel settore dei viaggi e del turismo, che negli ultimi anni ha subito una trasformazione radicale proprio grazie alla potenza dei social. Non si tratta più solo di cataloghi patinati o brochure pubblicitarie, ma di esperienze vissute e condivise in tempo reale, capaci di ispirare e guidare milioni di persone.
Il racconto autentico di un’escursione, l’immagine di un tramonto mozzafiato, la recensione spontanea di una piccola struttura ricettiva, sono diventati strumenti di persuasione potentissimi.
Ecco che si profila una nuova frontiera del viaggio, quella social, scelta da un numero crescente di viaggiatori. E questo non è casuale: esistono ragioni ben precise che stanno spingendo sempre più persone a vivere e scoprire il mondo attraverso questa lente digitale.
La nuova frontiera “social” del viaggio: di cosa si tratta e perché sono sempre di più le persone che la scelgono
Dopo la pandemia, in Italia si è affermata una nuova tendenza nel mondo dei viaggi: sempre più giovani partono da soli, ma scegliendo di unirsi a gruppi già organizzati. Questo fenomeno, un tempo associato soprattutto a chi non aveva altre compagnie o cercava sicurezza in mete più difficili da raggiungere, oggi è diventato un modo per socializzare, scoprire posti nuovi e vivere avventure condivise con persone sconosciute.

Un protagonista indiscusso di questa rivoluzione è WeRoad, una realtà nata nel 2017 che ha saputo intercettare perfettamente le esigenze di una generazione di persone, che va dai 18 e ai 40 anni.
L’idea alla base è semplice e potente: rompere il problema che tanti giovani incontrano nel programmare viaggi con amici. Spesso e volentieri, infatti, questo desiderio si scontra con gli impegni reciproci, stili di vita differenti o periodi di ferie non coincidenti. WeRoad propone quindi viaggi organizzati con un’attenzione particolare alla dimensione sociale, trasformando ogni partenza in un’occasione per creare nuove amicizie e costruire una vera community.
La sua offerta è ampia e variegata: si va da weekend brevi a viaggi “express” di cinque o sei giorni, fino a esperienze più lunghe che durano una decina di giorni o anche di più. Diversamente da altri modelli tradizionali, qui i coordinatori sono figure che accompagnano il gruppo garantendo supporto e organizzazione, ma soprattutto animando lo spirito di gruppo. Nel giro di pochi anni, WeRoad ha visto crescere il suo fatturato da decine a centinaia di milioni, dimostrando che questa nuova frontiera del viaggio, ossia quella “social”, risponde a bisogni reali e profondi di condivisione e scoperta.