
Il percorso ligure che segue le orme di contrabbandieri e monaci: dove inizia e cosa nasconde
Un percorso storico e suggestivo: il Sentiero del Pellegrino, da Varigotti a Noli, tra chiese medievali, mare a strapiombo e leggende di briganti.
Lungo i crinali che separano Varigotti e Noli, due borghi affacciati sul mare ligure, si snoda un sentiero che un tempo collegava lazzaretti, chiese isolate e punti di controllo per soldati, pellegrini e contrabbandieri. Oggi lo conosciamo come Sentiero del Pellegrino, ma dietro questo nome si cela una rete di storie, passaggi nascosti e una Liguria diversa, meno turistica, più selvatica. Il percorso misura poco più di sei chilometri, ma è sufficiente per entrare in un altro tempo. Qui il profumo del rosmarino selvatico si mescola alla salsedine e accompagna chi decide di affrontare la camminata. Niente traffico, solo il rumore del vento e il suono dei passi che seguono i muretti a secco.
Varigotti, frazione di Finale Ligure, è il punto di partenza. Una scalinata in via Strada Vecchia introduce al percorso, segnalato inizialmente da una X rossa dipinta su pietre e muretti. Le prime salite offrono scorci sulla Baia dei Saraceni, tra uliveti e macchia mediterranea. Più avanti, la Chiesa di San Lorenzo segna il primo punto d’interesse: si tratta di una struttura romanica abbandonata, costruita nel XIII secolo, dove il tempo pare essersi fermato.
Le tracce del passato lungo la costa
L’itinerario conserva numerosi resti di epoche diverse. Dopo la chiesa, si incontra il Mausoleo dell’Australiano, un punto curioso dedicato a Giuseppe Cerisola, figura enigmatica locale. Subito dopo, la salita porta verso Punta Crena, promontorio con affaccio diretto sulle acque turchesi del Mar Ligure. In alcuni tratti il sentiero si fa più aspro e ghiaioso, ma la vista sul mare ripaga. La Torre delle Streghe, costruita nel 1582 come torre di confine, appare tra la vegetazione quasi come un fantasma in pietra.
Salendo ancora, si raggiunge la zona del Monte Capo Noli, la più alta del tracciato con i suoi 262 metri. Qui si trovano antenne militari e resti di postazioni belliche, memoria di un’altra epoca. Pochi metri più avanti, una deviazione – ben segnalata – porta verso la Grotta dei Falsari. Questo punto è uno dei più spettacolari dell’intero percorso: la grotta, scavata dalla forza del mare, è accessibile solo tramite una discesa ripida, aiutati da corde fissate alla roccia. Una volta dentro, la vista si apre su un balcone naturale che sembra sospeso tra cielo e acqua.

Secondo le leggende, la grotta fu nascondiglio di briganti, contrabbandieri e falsari. Da qui avrebbero controllato la costa, al riparo dagli occhi delle autorità. Ancora oggi, questo luogo conserva un’aura di mistero e silenzio, interrotto solo dal rumore delle onde che si infrangono sotto.
Ripreso il cammino principale, si passa davanti ai ruderi delle chiese di Santa Margherita e Santa Giulia, che emergono in mezzo alla vegetazione come resti di una Liguria medievale e quasi dimenticata. Poco prima dell’arrivo a Noli, altri due punti meritano attenzione: i resti del Lazzaretto di San Lazzaro e un punto panoramico da cui si possono osservare sia Noli che l’Isola di Bergeggi.
Consigli pratici e come organizzare il rientro
L’intero percorso richiede circa due ore e mezza, a cui va aggiunto il tempo per eventuali soste, deviazioni o fotografie. Il sentiero è classificato E, quindi adatto a escursionisti mediamente esperti. Non presenta passaggi tecnici, ma alcuni tratti scivolosi e ripidi, come quello per la Grotta dei Falsari, richiedono attenzione.
Per affrontare al meglio l’escursione è utile avere scarpe da trekking, abbigliamento a strati, una giacca antivento e almeno un litro d’acqua a testa. Lungo il percorso non ci sono fonti né punti ristoro. Nei mesi estivi è sconsigliato camminare nelle ore centrali: meglio partire di prima mattina o nel tardo pomeriggio.
Chi arriva in auto può parcheggiare a Varigotti in via degli Ulivi, via degli Orti, o nel parcheggio sotterraneo 20Riviera. La via Strada Vecchia, dove inizia il sentiero, è in parte accessibile solo ai residenti. A Noli, punto d’arrivo, è possibile rientrare con l’autobus linea 40, con corse ogni mezz’ora circa, oppure lasciando una seconda auto nel borgo.
Varigotti e Noli non sono solo i confini geografici del percorso, ma due tappe essenziali. Il primo è celebre per la sua Baia dei Saraceni, le case color pastello e una spiaggia che sembra ferma nel tempo. Il secondo, Noli, è antica Repubblica Marinara, con torri medievali, mura, chiese romaniche e un fascino tutto ligure.
Chi ha tempo può proseguire verso Finalborgo, inserito tra i Borghi più Belli d’Italia, o organizzare una visita all’Isola di Bergeggi, visibile lungo il tragitto. È un’escursione che lascia il segno, tra mare, roccia e memoria.