
La perla nascosta dei Monti Simbruini: perché tutti parlano di questo laghetto - www.pinkblog.it
Il Laghetto a un’ora da Roma, è un’oasi tra cascate e acqua cristallina che offre relax, storia e natura incontaminata.
D’estate i romani si riversano in massa verso il litorale, tra Ostia, Fregene e Anzio. Eppure, a poco più di un’ora dalla capitale, esiste un luogo che non ha nulla da invidiare a certe mete esotiche. Il Laghetto di San Benedetto, incastonato tra i Monti Simbruini nel territorio di Subiaco, è stato ribattezzato da molti “i Caraibi di Roma” per il colore limpido delle sue acque e la suggestione del paesaggio che lo circonda. Una piccola perla naturale che unisce storia, spiritualità e frescura, perfetta per chi desidera una fuga dall’afa senza affrontare le spiagge affollate.
Storia e fascino del Laghetto di San Benedetto
Il Laghetto di San Benedetto non è solo un rifugio naturalistico, ma un luogo legato anche alla storia. Sorge a pochi passi dal Monastero di Santa Scolastica e dal Sacro Speco, due dei principali simboli religiosi di Subiaco. Qui, secondo la tradizione, sarebbe avvenuto il miracolo del falcetto di San Benedetto, che restituì a un contadino lo strumento caduto nelle acque dell’Aniene. La zona ha origini ancora più antiche: risale al I secolo, quando l’imperatore Nerone fece costruire tre laghi artificiali mediante sbarramenti sul fiume. Oggi ne resta solo uno, ma conserva intatto il fascino che nei secoli ha attirato viaggiatori e pellegrini.

Il paesaggio colpisce per la combinazione di cascate, specchi d’acqua trasparenti e boschi fitti che avvolgono l’intero percorso. Per raggiungere il laghetto bisogna percorrere un sentiero immerso nel verde, facilmente accessibile e adatto anche ai bambini, purché si indossino scarpe comode. La breve passeggiata nel bosco regala già di per sé un contatto diretto con la natura, fino a quando, all’improvviso, si apre davanti agli occhi la conca d’acqua che sorprende per i riflessi cristallini e la quiete del luogo.
Non è un caso che sia diventato una meta sempre più frequentata, non solo da turisti italiani ma anche da visitatori stranieri che rimangono affascinati dal contrasto tra l’acqua fredda e il sole estivo. Chi cerca relax può sedersi lungo le sponde, mentre i più temerari non rinunciano a un bagno rinfrescante tra le rocce e i giochi d’acqua della cascata.
Subiaco e dintorni, un itinerario tra natura e spiritualità
Il Laghetto di San Benedetto rappresenta il punto di partenza ideale per scoprire le bellezze del territorio di Subiaco, borgo medievale che conserva un’anima autentica. Passeggiando per le sue vie si respira la storia di un luogo che ha ospitato papi, monaci e viaggiatori, segnato da monumenti barocchi e angoli panoramici che dominano la valle dell’Aniene. Il legame con la spiritualità è fortissimo: i monasteri benedettini, costruiti a strapiombo sulla roccia, richiamano ogni anno migliaia di fedeli e amanti dell’arte.
Chi sceglie di visitare Subiaco in settembre trova il periodo ideale: il clima resta piacevole, con giornate calde e serate fresche, ma senza il caos dell’alta stagione. I mercati locali permettono di vivere l’esperienza quotidiana degli abitanti, assaggiando prodotti tipici che spaziano dai formaggi al pane casereccio. Nei dintorni, i Monti Simbruini offrono sentieri escursionistici che attraversano boschi di faggi e prati d’alta quota, perfetti per chi ama il trekking.
Il territorio conserva anche tracce di storia romana, come i resti delle ville neroniane, testimonianza di un passato in cui l’area era già considerata luogo di villeggiatura per l’élite imperiale. Oggi, invece, la zona si apre a un turismo sostenibile, che valorizza natura e cultura.
Il Laghetto di San Benedetto non è quindi solo una meta estiva, ma un luogo che racconta la stratificazione storica del Lazio e la sua capacità di offrire esperienze diverse: dal bagno rinfrescante nelle acque trasparenti, alla visita dei monasteri, fino alla scoperta di un borgo che ha conservato intatta la propria identità.