
La Venezia nascosta, i posti più belli da vedere durante la Mostra del Cinema - pinkblog.it
Mentre il festival porta registi, attori e appassionati da tutto il mondo, il Lido di Venezia svela la sua doppia identità: capitale del cinema e isola da scoprire tra lungomare, palazzi storici, chiese antiche e atmosfere sospese che rendono unica l’esperienza della Mostra anche oltre le sale di proiezione.
L’82ª edizione della Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia trasformerà il Lido in un palcoscenico mondiale. Oltre alle proiezioni e alle sfilate sul red carpet, l’isola diventa un luogo da vivere, tra spiagge, architetture liberty e scorci di storia che raccontano un volto diverso della città lagunare. Dal 27 agosto al 6 settembre 2025 la kermesse porterà attori, registi e appassionati di cinema da ogni parte del mondo. Mentre al Palazzo del Cinema scorrono i titoli in concorso, all’esterno il Lido offre un itinerario fatto di passeggiate sul lungomare, palazzi storici e quartieri che conservano l’anima veneziana.
Come arrivare al Lido e muoversi tra le sue vie
Il Lido è raggiungibile in vari modi. Dal centro di Venezia la linea di vaporetto più veloce è la numero 6, che parte da Piazzale Roma, mentre la numero 1 segue un percorso più lento ma suggestivo lungo il Canal Grande. Chi preferisce può arrivare anche con barche private o in auto, dato che il Lido è una delle poche isole della laguna dove la circolazione veicolare è consentita.
Una volta sbarcati, la prima impressione è quella di trovarsi in una località balneare con atmosfere eleganti e rilassate. Il viale Maria Elisabetta, la strada principale, collega il molo con il cuore dell’isola. Qui si trovano bar, ristoranti e negozi, spesso frequentati da attori e addetti ai lavori che si concedono una pausa dalle proiezioni. Lungo il viale, le facciate degli edifici raccontano stili diversi: dal liberty al razionalismo, fino agli anni ’50.

Spostandosi verso il mare, il lungomare del Lido è il luogo ideale per passeggiare. Alcuni tratti di spiaggia sono privati, soprattutto vicino agli hotel storici come l’Excelsior, ma non mancano zone libere, come quelle di San Nicolò e dei Murazzi. Proprio i Murazzi, realizzati nel Settecento con blocchi di pietra, sono oggi una delle mete preferite dai residenti per prendere il sole o osservare il tramonto.
Tra palazzi storici, chiese e borghi antichi
Durante i giorni della Mostra il Palazzo del Cinema diventa il cuore dell’isola. Costruito su quattro piani, ospita la Sala Grande, capace di accogliere oltre mille persone. È qui che si svolgono le proiezioni ufficiali e le cerimonie più attese, con fotografi e telecamere puntati sul red carpet. Accanto al glamour del festival, il Lido conserva una dimensione storica e spirituale. La chiesa di San Nicolò, risalente al IX secolo, custodisce reliquie del santo di Bari ed è teatro della tradizionale messa dello sposalizio del Mare durante la Festa della Sensa. Poco distante, uno dei luoghi più suggestivi è il cimitero ebraico di San Nicolò, considerato tra i più antichi d’Europa: se chiuso al pubblico, è comunque possibile scorgerne l’interno attraverso le finestre delle mura.
Sul fronte architettonico, spiccano edifici in stile liberty come l’Hotel Hungaria, il celebre Des Bains e l’Excelsior, con la sua facciata moresca che domina il lungomare. Sono testimonianze della stagione d’oro del Lido come località turistica d’élite a cavallo tra Ottocento e Novecento.
Spostandosi verso sud si incontra il borgo di Malamocco, erede di uno dei primi centri lagunari distrutti dal maremoto del 1106. Ricostruito a partire dal XIV secolo, conserva ancora oggi un impianto medievale con il palazzo del Podestà, la chiesa di Santa Maria Assunta e la caratteristica struttura a spina che collega piazza della Chiesa alle antiche Mercerie. Malamocco mantiene un’atmosfera autentica, lontana dai riflettori del festival, e permette di scoprire un volto più intimo del Lido. Il percorso sull’isola, tra proiezioni e visite, racconta una Venezia che non si limita a essere cornice di un grande evento, ma si conferma luogo di incontro tra cinema, storia e vita quotidiana.