Ogni bambino ha diritto a crescere in un ambiente sicuro, a ricevere cure adeguate, a giocare, imparare e sviluppare liberamente il proprio potenziale.
Questi princìpi, riconosciuti dalla Convenzione internazionale sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, approvata dalle Nazioni Unite nel 1989, costituiscono oggi la base giuridica per la protezione dei minori in tutto il mondo.
Il documento, che si compone di 54 articoli, sancisce diritti fondamentali come l’accesso all’istruzione, alla salute, alla protezione da ogni forma di violenza e allo sviluppo armonico della personalità.
Nonostante ciò, a causa di criticità determinate dalla povertà estrema, così come dalle guerre in corso, in molti Paesi del Sud globale sono ancora milioni i bambini che vedono negarsi questi diritti, risultando di fatto impossibilitati a vivere un’infanzia dignitosa.
Quando i diritti restano sulla carta
Una delle violazioni più diffuse dei diritti dei bambini viene determinata dal lavoro minorile, che interessa ancora oggi 138 milioni di minori in tutto il mondo, coinvolti in attività estenuanti e rischiose per la salute, generalmente in cambio di compensi davvero bassi.
Un’altra grave mancanza di tutele è quella che interessa tutte quelle bambine che vengono costrette a contrarre matrimoni precoci. Per loro, l’infanzia si interrompe bruscamente, lasciando spazio a una vita segnata da responsabilità adulte, isolamento e violenze, così come a gravidanze spesso rischiose per la salute.
In questi casi, spesso i bambini vedono loro negato anche il diritto all’istruzione, una violazione che si verifica anche quando le strutture scolastiche sono poco sicure o troppo lontane da raggiungere oppure quando mancano gli insegnanti qualificati per tenere le lezioni.
La negazione sistematica di questi diritti non impatta soltanto sui singoli individui, ma limita la possibilità di crescita a livello collettivo. L’assenza di istruzione, infatti, incide negativamente sullo sviluppo sociale ed economico, alimentando un ciclo che perpetua povertà e disuguaglianza.
Per invertire questa rotta, risulta determinante il ruolo giocato dalle organizzazioni internazionali indipendenti, che si impegnano costantemente ad attuare interventi con cui far crescere l’equità nelle comunità ancora profondamente segnate da povertà e disuguaglianze.

Sguardi felici: madre e figlia sorridenti davanti al computer. – www.pinkblog.it
L’impegno di ActionAid per tutelare i diritti dei bambini
Tra le organizzazioni internazionali indipendenti impegnate nella tutela dei diritti dei minori c’è ActionAid, attiva da oltre 35 anni e presente oggi in 71 Paesi del mondo, che per supportare in modo continuativo i bambini, le famiglie e le comunità in cui vivono mette a disposizione i programmi di adozione a distanza, che è possibile anche regalare a chiunque lo si desideri, in qualunque momento dell’anno.
Attraverso l’adozione a distanza, ActionAid interviene per migliorare diversi aspetti della vita dei minori, per esempio favorendone l’accesso all’istruzione, con la fornitura di materiale scolastico ai bambini e di materiali didattici, uniformi e acqua potabile alle scuole. L’obiettivo è rendere la scuola un luogo accogliente, in cui i bambini possano imparare e sentirsi al sicuro.
Un altro fronte di intervento di ActionAid riguarda il sostegno alle famiglie, così da evitare che i figli vengano mandati a lavorare per contribuire al sostentamento. In quest’ambito, l’organizzazione promuove percorsi di agroecologia, ovvero forme di agricoltura sostenibile che valorizzano le risorse locali e rafforzano la sicurezza alimentare delle comunità, riducendone la vulnerabilità economica. Parallelamente, propone corsi di avviamento professionale destinati agli adulti, in particolare alle madri, per sviluppare competenze spendibili sul mercato del lavoro e rafforzare l’autonomia economica dei nuclei familiari.
Allo stesso tempo, l’organizzazione lavora per il riconoscimento dei diritti delle bambine, contrastando matrimoni precoci e discriminazioni di genere. Nelle scuole, le ragazze vengono informate sui propri diritti, mentre nelle comunità si promuovono iniziative di sensibilizzazione e percorsi di empowerment femminile pensati per rafforzare il ruolo delle donne nella società.
Infine, ActionAid porta avanti attività di sensibilizzazione coinvolgendo genitori, leader religiosi e istituzioni locali, affinché la protezione dei bambini diventi una responsabilità collettiva.
Come regalare un’adozione a distanza con ActionAid
Scegliere di regalare un’adozione a distanza con ActionAid permette a chi riceve il dono di accompagnare un bambino nel suo percorso di crescita.
Il destinatario riceverà la fotografia del bambino sostenuto, insieme a una presentazione del contesto in cui vive e alle informazioni sui progetti attivi nella sua comunità. Nel corso del tempo, potrà seguirne la crescita attraverso lettere, aggiornamenti e fotografie, entrando in contatto con una storia fatta di cambiamenti e nuove opportunità. È possibile, inoltre, organizzare una visita alla comunità del bambino, concordando il viaggio con lo staff locale di ActionAid con qualche settimana di anticipo.
La donazione resta a carico di chi fa il regalo, con la possibilità di scegliere la frequenza del contributo – mensile, trimestrale o annuale – e di usufruire della deducibilità o detraibilità fiscale prevista dalla normativa italiana. Ogni anno, ActionAid invia un riepilogo dettagliato delle donazioni effettuate, utile ai fini della dichiarazione dei redditi.
Anche la consegna del dono è pensata per adattarsi a diverse esigenze: si può inviare una mail immediata o programmata, condividere un link personalizzato tramite le principali app di messaggistica oppure stampare un biglietto da consegnare di persona.
Se vuoi fare un dono unico, in grado di scaldare il cuore, visita il sito web ufficiale dell’organizzazione e regala anche tu un’adozione a distanza con ActionAid!

Famiglia riunita sul divano con un computer. - www.pinkblog.it










