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Impossibile rimanere indifferenti al pittore più all’avanguardia del’500, soprattutto se si pensa che tre dei suoi capolavori sono stati recuperati e salvati dal tempo. Parlo di Jeroen Anthoniszoon Van Aken, noto con lo pseudonimo da lui scelto di Bosch, dal nome della città d’origine. Dal 16 gennaio al 7 febbraio 2016 alle Gallerie dell’Accademia di Venezia è in corso la mostra Jheronimus Bosch. I dipinti veneziani restaurati . L’esposizione celebra 500 anni dalla morte del pittore all’interno del programma Jheronimus Bosch 500, che Venezia ha indetto per ricordare la figura di un genio dell’arte internazionale. La mostra espone i tre polittici restaurati appartenenti alle collezioni della galleria: il Trittico di Santa Liberata (1497) e Le Quattro Visioni dell’Aldilà (1500-1504), visibili anche sul retro e da maggio il Trittico degli Eremiti (1493), il cui restauro è ancora in corso.

Nel 2013 le tre opere hanno catturato l’interesse della Getty Foundation di Los Angeles e BRCP – Bosch Research and Conservation Project che ne hanno finanziato l’intervento di restauro. La mostra a Venezia vi porterà nel vivo di questo importante lavoro attraverso una postazione multimediale che attraverso immagini e video spiegherà le fasi del recupero. Il “pittore dei grigi” come è stato definito per la capacità di catturare i toni sottili dei colori è stato restituito nella sua capacità coloristica ed espressiva.

Da Venezia in Olanda: infatti i capolavori si sposteranno per la mostra Bosch – Visioni di un genio in programma a Het Noordbrabants Museum di Den Bosch, cittadina natale del pittore dal 13 febbraio all’8 maggio 2016. Le tre opere dalla tematica religiosa non fanno che aprire scorci di realtà parallele, dove il bene e il male si contendono il comando di un mondo disordinato, dove ogni elemento è simbolo magico e mistico. Leggere un’immagine di Bosch è andare alla ricerca di leggende, costumi e tradizioni lontane usate dal pittore per esprimere le proprie ostilità e interpretazioni sulla religione, la natura umana e le angosce che affliggono la mente; interpretazioni sempre indipendenti e geniali che lo fanno ritenere oggi un pittore d’avanguardia.

Informazioni

Orari di apertura: lunedì dalle 8.15 alle 14 (ultimo ingresso ore 13), da martedì a domenica dalle 8.15 alle 19.15 (ultimo ingresso ore 18.15)
Biglietto: unico Museo delle Gallerie dell’Accademia + Palazzo Grimani: intero € 9,00 (+ € 1,50 per il diritto di
prenotazione), ridotto € 6,00 (+ € 1,50 per il diritto di prenotazione).

Foto| gallerieaccademia

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ultimo aggiornamento: 19-01-2016