Sculture di carta di Nicola Tella


Vi voglio parlare dell’architetto Nicola Tella che negli spazi espositivi del Caffè durante la serata finale ha presentato le sue sculture in carta, un mix di cartoncino, polietilene espanso, stoffa ed inchiostro. L’architetto romano, che ha anche firmato scenografie per il cinema e la tv realizzando costruzioni nei teatri di Cinecittà e negli stabilimenti ‘de Paolis’ a Roma, non smentisce la capacità di creare scenografie in miniatura.

Sculture di carta di Nicola Tella
Sculture di carta di Nicola Tella
Sculture di carta di Nicola Tella
Sculture di carta di Nicola Tella

Le sue opere che rimandano a sogni utopici e scenari travolgenti, sembrano nascere da un rapporto pacifico con il passato, che nel presente si carica di una straordinaria energia vitale. Ciò che si percepisce è una forza che affonda le ragioni nell’origine primordiale della cultura. I manoscritti antichi alla base della comunicazione, rappresentano l’oggetto eterno, incorruttibile, nonostante la materia fragile di cui sono fatti. Sono il simbolo di un sapere tradizionale tramandato di generazione in generazione che viene riutilizzato per essere sempre qualcosa di nuovo da cui ripartire.

L’indole dell’artista si mescola a quella dell’architetto che vuole annotare le strutture del mondo in una sorta di archivio personale. Ma non sono le architetture a catturare l’attenzione di Nicola Tella, bensì gli elementi della natura che sembrano prendere forma concreta dallo sgretolamento della pagina, come se venissero fuori da antichi manoscritti di scienze naturali. Le sculture acquisiscono nuove sembianze ad ogni sguardo: simili ad esplosioni o a favolosi funghi, ad arnie di api, o a curiosi labirinti, sono dotate di potenza visionaria e plastica che ci fanno avere contatto con la sensazione dell’incalzante fluire del tempo. Niente sembra sereno nel suo osservare, ma tutto è sconvolgimento continuo che lo porta a scolpire, paradossalmente, la carta. E ancora la visione dell’architetto si mescola a quella dell’artista quando vuol piegare a nuove leggi questo materiale fragile, leggero, trasparente, rendendolo simile al più resistente dei materiali. La carta diventa la costruzione di uno spazio-sognante, ma vitale di cui si contano gli anni solo attraverso le stratificazioni, una forma mutante che si intreccia con il presente.

Sculture di carta di Nicola Tella

Sculture di carta di Nicola Tella
Sculture di carta di Nicola Tella
Sculture di carta di Nicola Tella
Sculture di carta di Nicola Tella
Sculture di carta di Nicola Tella
Sculture di carta di Nicola Tella
Sculture di carta di Nicola Tella

Foto| di Gaetano Di Stasio

Riproduzione riservata © 2024 - PB

ultimo aggiornamento: 27-06-2013